Provvedimento di annullamento dei pensionamenti. Pronte le diffide

Palermo 11 maggio 2021
Com’è noto, il Dipartimento regionale alla Funzione Pubblica, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 235 del 22 ottobre 2020 che ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 7 della legge regionale 6 agosto 2019, n. 14, ha avviato, inopinatamente, i procedimenti amministrativi per l’annullamento in autotutela dei provvedimenti di pensionamento con “quota 100” e i provvedimenti di pensionamento ai sensi dell’articolo 52, comma 5, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9, che in base al secondo comma dell’art. 7 della legge regionale 6 agosto 2019, n. 14, hanno maturato “i requisiti di pensione senza gli incrementi alla speranza di vita.
I destinatari del provvedimento di annullamento del pensionamento “quota 100”, incredibilmente, dovranno rientrare in servizio entro il termine di giorni trenta dalla notifica del provvedimento con successivo recupero del trattamento pensionistico erogato.
Il COBAS/CODIR, nell’esercizio del proprio diritto/dovere di tutela degli interessi legittimi dei propri iscritti, ha immediatamente interessato i propri legali i quali hanno predisposto atti di diffida contro l’Amministrazione nei quali si contestano i provvedimenti di rientro in servizio dei pensionati emessi “in autotutela” e si avverte che, in caso di contenziosi, ci si potrebbe trovare difronte ad aggravi di spese che potrebbero anche essere configuarate come danno all’erario.
A seguito di quanto sopra, si informano i pensionati interessati, iscritti al COBAS/CODIR, che sono già disponibili, presso la Segreteria di via Cilea, 11 in Palermo, le diffide che devono essere sottoscritte singolarmente. Sarà cura del COBAS/CODIR l’invio delle diffide sottoscritte a tutte le sedi competenti.
La sottoscrizione e il successivo invio delle diffide in questione è assolutamente gratuito per gli iscritti.
Gli interessati possono contattare il numero della Segreteria 393 9651150 per fissare l’appuntamento per la sottoscrizione, venendo muniti di fotocopia del documento di identità da allegare all’atto per validarne la firma (in caso di fuorisede contattare i rappresentanti provinciali del COBAS/CODIR).

Incontro con l’assessore Zambuto. Cobas-Codir:Regione: necessario un Nuovo Ordinamento Professionale del personale”.

Si è svolto oggi l’atteso incontro tra l’Assessore alla Funzione Pubblica Marco Zambuto, coadiuvato dal Dirigente Generale del medesimo dipartimento, e i rappresentanti sindacali di tutte le organizzazioni sindacali. Dopo una lunga elencazione dei punti da trattare, i rappresentanti di COBAS/CODIR, SADIRS e UGL FNA, hanno focalizzato l’attenzione sugli argomenti che in questo momento provocano parecchio malessere tra tutto il Personale Regionale: il mancato pagamento delle spettanze accessorie riferite al Fo.R.D. 2019 e gli innumerevoli problemi che il personale sta riscontrando, a causa di un’amministrazione regionale arretrata e non al passo con i tempi dal punto di vista digitale, nella mancata formazione (prevista dall’accordo) e nella definizione delle procedure di registrazione ed espletamento dei test di verifica della piattaforma digitale per l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali.

Hanno sottolineato, con forza, che la costruzione della nuova pubblica amministrazione regionale debba necessariamente partire dalla scrittura di un Nuovo Ordinamento Professionale che, con i processi di riclassificazione e di riqualificazione punti a valorizzare tutte le professionalità presenti.

Incontro dell’11 maggio 2021 con l’Assessore alla Funzione Pubblica

Tanti i temi affrontati nel corso dell’incontro di oggi, a cominciare dalla liquidazione delle spettanze relative alla performance 2019 del personale del comparto a partire dalla prossima settimana.

Le questioni affrontate daranno luogo, a partire dalla prossima settimana, ad una serie di tavoli tecnici con cadenza settimanale.

Argomenti da trattare:

  • POLA
  • Ford 2021
  • Ford 2019
  • Progressione Economica Orizzontale
  • Rinnovo del CCRL del comparto e della dirigenza 2019-2021
  • Contratto dirigenza 2016-2018
  • Riclassificazione e riqualificazione del personale del comparto
  • Riforma della dirigenza
  • Problematiche afferenti i pensionamenti in corso

Regione, si cerca l’accordo per non richiamare i dipendenti in pensione

In seno alla Regione Sicilia tiene banco la questione relativa al richiamo al servizio di undici dipendenti andati in pensione con la “quota 100”, che dovranno restituire le somme ricevute e, di conseguenza, lavorare senza ricevere lo stipendio per un anno o più. Questo, dopo che la presidenza del Consiglio dei ministri ha impugnato l’articolo 7 della legge regionale del 6 agosto 2019, che di conseguenza, lo scorso 20 ottobre, è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, che annullava i benefici per via della mancata copertura finanziaria. A questi si aggiungono dipendenti chiamati in servizio per un periodo che oscilla dai 40 ai 60 giorni. Questo perché quando sono andati in pensione i requisiti anagrafici non erano stati adeguati all’aumento, 5 mesi in più, dell’aspettativa di vita stabilito dalla legge nazionale.

Gli ex dipendenti regionali hanno preannunciato ricorsi, con i sindacati pronti ad appoggiarli. Da parte della Regione c’è stata un’apertura, con la Giunta pronta ad emanare una norma per risolvere la questione ed evitare possibili contenziosi. La conferma è arrivata anche dall’Assessore alla Funzione Pubblica Marco Zambuto che, nel pomeriggio di oggi, ha incontrato i sindacati, con i quali ne riparlerà in maniera più approfondita nelle prossime settimane.