La pochezza di Renzi e quell’insulto al Sud (di Andrea Scanzi). Dice Scanzi: Neanche Andreotti, Craxi e Berlusconi messi insieme erano arrivati a tanto

Matteo Renzi photoPotrei star qui, una volta di più, a far la lista della spesa dei disastri – inseguiti e voluti – commessi dall’uomo con la faccia da pesce palla e la guittezza dei frassini appassiti: il mancato rispetto per il dissenso, lo stravolgimento delle regole (a partire dalla Costituzione), l’occupazione militare del potere, la rinascita del Nazareno (ma era mai morto?). Neanche Andreotti, Craxi e Berlusconi messi insieme erano arrivati a tanto.

Ormai però non mi stupisco più, anzi a dire il vero non l’ho mai fatto, avendo sempre guardato a Renzi  per quel che è: uno dei peggiori presidenti del Consiglio nella storia della Repubblica Italiana, se non addirittura il peggiore. Una macchietta debole, arrogante, caricaturale, disastrosa, noiosa, patetica, comicamente supponente e smisuratamente vuoto. Non c’è neanche divertimento a criticarlo, perché per organizzare un dibattito bisogna essere almeno in due. Resta sconcertante che molti insospettabili, fino a pochi mesi fa, abbiano creduto in lui (e qualcuno ci crede ancora).

Testimoni di giustizia assunti dalla Regione fanno appello a Renzi: “Sedi sicure”. Il Cobas-Codir: “Siano assegnati ai ministeri”

L’associazione nazionale testimoni di giustizia ha fatto un appello al governo Matteo Renzi, al ministro dell’interno Angelino Alfano e al viceministro Filippo Bubbico per risolvere la questione relativa alla sicurezza e all’anonimato dei testimoni di giustizia rispetto alla sede di assegnazione del luogo di lavoro dopo essere stati assunti dalla Regione Siciliana.

Nel condividere l’appello dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, il sindacato Cobas/Codir, maggiormente rappresentativo nella Regione Siciliana, evidenzia come sia improcrastinabile un urgente e indispensabile provvedimento di trasferimento in sedi appropriate, sicure e dotate delle previste dotazioni di sicurezza, dei suddetti lavoratori (già testimoni di giustizia) assunti nei ruoli della Regione nell’esclusivo interesse degli stessi e garantendo massima riservatezza e massima tutela.