Regione, scoppia il caso pensioni: bloccate migliaia di pratiche di ricongiungimento

Pensioni - Bloccate migliaia di pratiche
Giornale di Sicilia del 19 agosto 2015

Tra i duemila e quattromila dipendenti regionali non possono riscattare gli anni di lavoro svolti in altre strutture, quando hanno versato contributi all’Inps o altri enti previdenziali. E senza quegli anni la loro età pensionabile si allontana.

La vicenda inizia nel novembre scorso. L’Inps ha sollevato un dubbio sul fatto che il Fondo sia un ente previdenziale, sostenendo che un vecchio elenco nazionale non ci annovera. Ma questo è dovuto al fatto che il Fondo non era ancora stato creato. Così non solo hanno bloccato le totalizzazioni, ma anche i ricongiungimenti.

L’effetto domino è dirompente: anche la riforma delle pensioni, con l’obiettivo dichiarato di almeno mille esodi, rischia di subire un duro contraccolpo.

Ma il problema è che ai ricongiungimenti è legata anche la riforma delle pensioni che ha dato la possibilità ai regionali di lasciare in anticipo il posto di lavoro. «Se non dovesse risolversi il problema in tempi brevi – dice Benedetto Mineo dei Cobas-Codir – oltre a penalizzare alcuni dipendenti, si rischia di vanificare il piano di risparmio e snellimento degli organici regionali».

Anche D’Alia commenta l’atto di interpello andato deserto e propone la sua ricetta

Intervista a D'Alia
Giornale di Sicilia del 19 agosto 2015. Per scaricare l’articolo dalla rassegna stampa Ars clicca sopra l’immagine

“Riorganizzare il contratto di lavoro pubblico prevedendo come nel resto d’Italia la possibilità del demansionamento e introducendo maggiore flessibilità del rapporto di lavoro, in modo da poter utilizzare il personale in eccesso nei settore dove è indispensabile”.

Commento

Ora tutti i partiti che si sono alternati finora al governo e che ci hanno condotto alla situazione attuale, d’incanto hanno la ricetta giusta per aggiustare le cose.

A proposito! Il demansionamento varrebbe solo per i dipendenti di ruolo o anche per i precari da stabilizzare?

Sull’atto di interpello deserto Cgil e Cisl replicano alla Contrafatto e avanzano una proposta

La ricetta di Cgil e Cisl
Giornale di Sicilia del 19 agosto 2015. Per scaricare l’articolo dalla rassegna stampa Ars clicca sopra l’immagine

……È pretestuoso quanto sostiene l’assessore Contrafatto sui dipendenti che “facendo leva sul fatto che i loro contratti non sono aggiornati da tempo e quindi non hanno stipendi come desidererebbero, cercano forse di colmare il gap lavorando nell’ufficio più vicino”».

Secondo i sindacati «se oggi sono necessari 27 tra istruttori e funzionari, a breve potrebbero servirne molti di più, poiché attualmente quasi l’intero dipartimento si regge sul lavoro di 260 unità circa di personale a tempo determinato in scadenza, e che quindi è forse il caso di pensare alla loro definitiva stabilizzazione.