LiveSicilia titola: “Regione, intesa sulle pensioni. Sì alla revocabilità delle domande”. Ma resta la discrezionalità dell’amministrazione

Aran-SiciliaL’art. 3 dell’accordo, infatti, stabilisce, infatti, che i dipendenti che matureranno i requisiti soggettivi nel periodo 01/01/2016 al 31/12/2020 potranno formalizzare la revoca e inefficacia della domanda di collocamento in quescenza anticipato, con apposita comunicazione da inoltrare all’amministrazione regionale entro il termine perentorio di 45 giorni prima della data di maturazione dei requisiti. La revoca potrà essere formalizzata una sola volta.

Ma secondo l’art. 5 dell’accordo restano ferme e impregiudicate tutte le prerogative dell’amministrazione regionale finalizzate a garantire il perseguimento degli obiettivi e risultati indicati nelle adottate politiche regionali di spending review, nella programmazione finanziaria e nel bilancio della regione siciliana, nelle misure di razionalizzazione e riduzione degli apparati amministrativi, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 49, commi da 1 a 5, della legge regionale 7 maggio 2015, n.9.

Tradotto in parole povere la revocabilità è lasciata alla discrezionalità dell’amministrazione ed è legata a vincoli di bilancio e di spending review.