A Tarquinia c’è un Lunapark dove si spara al politico. Un chiaro segnale di un malessere dilagante

Colpisci il politicoUn luna park all’apparenza come tanti, di quelli dove ci sono i giochi e i baracconi per il tiro a segno. A Tarquinia, però, ce n’è uno tutto particolare. Non si spara alle lattine, si spara “al politico” perché chi prendi prendi, comunque “non sbagli mai”. Questo almeno lo slogan che invoglia i clienti a imbracciare il fucile e a sparare.

Nella serata di giovedì 13 agosto succede che davanti al baraccone in questione arrivi con tanto di telecamere al seguito una giornalista, Sara Giudice di La7. Deve realizzare una diretta con lo studio per la trasmissione “In Onda” proprio su quel baraccone. Solo che appena vedono le telecamere, quelli del tiro a segno e non solo loro, si infuriano. Mani sulle telecamere (è il meno) e poi insulti, minacce e spintoni a Sara Giudice. “Te ne devi da annà” dice qualcuno alla cronista.

Lucia Borsellino è in pericolo?

La decisione è del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Non si conoscono i motivi che l’hanno determinata. L’ex assessore è ora protetta da un’auto blindata e da due uomini armati. Il procuratore Lo Voi apre un fascicolo sui motivi dell’assegnazione della scorta.

Scende il prezzo del petrolio ma il costo di benzina a gasolio restano invariati

Inutile farsi illusioni: se anche le quotazioni del petrolio scivolassero sotto quota 20 dollari al barile come alla fine degli anni ’90, il prezzo della benzina non tornerà mai sotto l’euro al litro di allora. Certo la colpa è anche dell’ingordigia dei petrolieri che si difendono dietro ai “costi di raffinazione sempre più alti”, ma la responsabilità più pesante ricade sulle spalle dello Stato. Incapace di tagliare sprechi e spese inutili, i vari esecutivi sono sempre pronti a inserire balzelli e accise nelle pieghe di atti e decreti. Un passo alla volta, un centesimo in più ogni tanto, il peso delle tasse sul carburante ha sfondato quota un euro al litro.