Irricevibili e offensive le dichiarazioni di Musumeci sui regionali

IL PRESIDENTE PENSI A GOVERNARE E MANTENERE GLI IMPEGNI ASSUNTI

Palermo 5 aprile 2018

Se fosse successo il primo giorno di questo mese avremmo pensato a un pesce d’aprile! Invece sembra essere tutto vero: sulla falsariga del precedente governo di falliti, il Presidente Musumeci avrebbe rilasciato, ieri, dichiarazioni provocatorie, errate e parziali sui dipendenti regionali rispondendo ad alcune domande/trappola poste dai soliti giornalisti in malafede che, così, finalmente, potranno riattivare la solita macchina del fango contro i regionali.

Presidente Musumeci, lasci stare le dichiarazioni scandalistiche suggerite, probabilmente, da qualche fido collaboratore che, magari, tanto fido non è, e che ricalcano le stesse scandalose dichiarazioni rese dall’ex presidente Crocetta utili solamente a celare le responsabilità di una classe manageriale assolutamente incapace che, però, nonostante la Sicilia scivoli sempre più nel baratro, raggiungono sempre i loro obiettivi e i loro lauti compensi.

Che dire dei presunti abusi denunciati sulla 104? Presidente! Se ci sono fatti delittuosi commessi da dipendenti infedeli di cui gli uffici l’hanno messa al corrente, li denunci subito e noi saremo al suo fianco, ma non cada più nella trappola di dichiarazioni gratuite senza elementi di riscontro. E ricordiamo anche che l’aumento della fruizione dei permessi ex legge 104 è anche legato all’aumento dell’età media dei dipendenti regionali (57 anni) causato del blocco trentennale di assunzioni.

E che dire dei 2600 sindacalisti? Il Cobas-Codir e il Sadirs, i sindacati autonomi più rappresentativi, contano, insieme, circa 400 dirigenti sindacali in tutta la Sicilia corrispondenti ad altrettanti luoghi di lavoro e nominati nel rispetto dello Statuto dei Lavoratori; come si fa, includendo gli altri 4 sindacati del comparto, ad arrivare a 2600? E poi perché, anziché inventarsi dichiarazioni stampa, non si avvia un confronto serio sui carichi di lavoro che alla Regione sono una rarità e in gran parte fittizi? Come si fa a parlare di carenza di personale se non esiste una pianta organica basata sui fabbisogni di ciascun dipartimento? Perché non si dichiara questo sui giornali? Perché non si dice la verità sui trasferimenti effettuati in base a presunte carenze di personale? Tutti chiedono personale e nessun dirigente generale ne vuole cedere, altro che sindacalisti inamovibili!!! I dirigenti generali si prendano, oltre al lauto stipendio, la responsabilità di dichiarare se hanno esuberi o carenze di personale. I processi si gestiscono con il confronto e non con l’isterismo di crocettiana memoria.

Ci auguriamo che queste infelici dichiarazioni siano soltanto un incidente di percorso e che il Presidente, finalmente, avvii un confronto sindacale serio dal quale potere attingere notizie certe e passi, immediatamente, ad attuare ciò in cui si è impegnato a cominciare dai rinnovi contrattuali e dalla riqualificazione e riclassificazione del personale.

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Sicilia, la denuncia di Musumeci: dipendenti adottati per ottenere la 104

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In Sicilia ci sono dipendenti della Regione che si sono fatti adottare da anziani malati per potere beneficiare della legge 104 per l’assistenza. A denunciarlo è il presidente della Regione, Nello Musumeci. “E’ possibile che su 13mila dipendenti, 2.350 usufruiscano della legge 104?”, ha detto Musumeci in conferenza stampa rivolgendosi ai cronisti.

(….) abbiamo 13.000 dipendenti ma i nostri uffici non dispongono di personale, non solo tecnico, avremo bisogno di avvocati e esperti di economia”. Nel 2020, ha spiegato, andranno in pensione altre 3 mila dipendenti e si rischia una paralisi nel comparto burocratico se non si interviene con immediatezza con assunzioni. “Stiamo aspettando l’arrivo del governo, se ci sarà, per spiegare che in Sicilia ad esempio ci sono forti carenze (….).

Cobas-Codir, Sadirs e Siad chiedono audizione anche alla 1ª Commissione ARS (Affari Istituzionali) sulla Finanziaria

Le Segreterie generali delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto Regione Cobas/Codir, Sadirs e Siad chiedono un’audizione urgente anche alla I Commissione in relazione alla Legge di stabilità […].

Ieri, intanto, in Commissione Bilancio Cobas/Codir, Sadirs e Siad hanno manifestato disappunto per le risorse appostate in bilancio per il rinnovo dei contratti che non sarebbero sufficienti.

Cassazione. Lavoro, ok al danno da «straining». Riconosciuto il diritto al risarcimento anche per il mobbing non continuativo in ufficio

La giurisprudenza di legittimità appare sempre più orientata ad ammettere il risarcimento del cosiddetto danno da straining. Come la stessa Corte di cassazione ha avuto modo di precisare, lo straining altro non è se non una forma attenuata di mobbing nella quale manca il carattere della continuità delle azioni vessatorie. Ciò non toglie, però, che anche lo straining possa giustificare il risarcimento del danno, ove l’azione vessatoria vada a minare l’integrità psico-fisica del lavoratore.

Posizione questa da ultimo confermata dalla sentenza n. 7844, depositata ieri, con la quale la Suprema corte ha riconosciuto il danno da «stress forzato» in capo a un dipendente costretto «a lavorare in un ambiente di lavoro ostile, per incuria e disinteresse nei confronti del suo benessere lavorativo»….continua a leggere

Cobas-Codir e Sadirs chiedono una convocazione urgente all’ARS sulla Finanziaria

Le Segreterie generali delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto Regione Cobas/Codir e Sadirs chiedono un’audizione urgente alla II Commissione in relazione alla Legge di stabilità 2018, in atto in esame presso l’ARS, prioritariamente per la parte che riguarda le materie che interessano il pubblico impiego regionale sia in relazione ad aspetti giuridici che economici.

Assunzioni nella PA: la Consulta boccia deroghe per il Pubblico Impiego

Corte Costituzionale – Sentenza n. 40/18

La necessità del concorso pubblico è stata ribadita con specifico riferimento a disposizioni legislative che prevedevano il passaggio automatico all’amministrazione pubblica di personale di società in house, ovvero di società o associazioni private; è stato altresì specificato che il trasferimento da una società partecipata dalla Regione alla Regione stessa o ad altro soggetto pubblico regionale si risolve in un privilegio indebito per i soggetti beneficiari di un siffatto meccanismo, in violazione dell’art. 97 Cost. (sentenze n. 7 del 2015, n. 134 del 2014, n. 227 del 2013, n. 62 del 2012, n. 310 e n. 299 del 2011, n. 267 del 2010, n. 363 e n. 205 del 2006).