DISEGNO DI LEGGE N. 231/A. Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2018. Legge di stabilità regionale – LEGGE APPROVATA IL 30 APRILE 2018 IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA

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Alcune delle misura inserite in finanziaria riguardanti il personale:

Riapertura fino al 31/12/2018 i termini per la domanda di prepensionamento ex comma 5 art. 52 della LR 9/2015 per tutti coloro che maturano i requisiti entro il 31/12/2020.

Adeguamento dei tempi di erogazione del TFS agli impiegati civili dello Stato.

Ripristino la modalità di fruizione dei permessi 104 a giorni (3 giorni al mese) e non più esclusivamente a ore (18 ore al mese).

I sindacati autonomi al governo “Subito il rinnovo dei contratti”

Avviare le trattative con i sindacati per la riclassificazione del personale regionale e per il rinnovo dei contratti. E’ quanto chiedono Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl in una nota inviata al presidente della Regione, agli assessori all’Economia e Funzione pubblica, Gaetano Armao e Bernardette Grasso. “Le risorse sono state stanziate”, dicono i sindacati autonomi.

Il governo regionale si dia una mossa e avvi subito le trattative per la riclassificazione di tutto il personale e il rinnovo dei contratti di lavoro economico e giuridico

Nel confermare lo stato di agitazione di tutto il personale già indetto dai sindacati autonomi il 30 aprile scorso, e preso atto degli stanziamenti ottenuti in bilancio per la copertura finanziaria, le scriventi Organizzazioni sindacali chiedono al presidente Nello Musumeci, all’assessore Bernadette Grasso e a tutta la giunta regionale di deliberare immediatamente le direttive all’Aran Sicilia per l’immediato avvio delle trattative con le organizzazioni sindacali finalizzate alla riclassificazione di tutto il personale regionale e ai rinnovi dei contratti di lavoro economici e giuridici scaduti da più di dieci anni. Inoltre, nelle more della ricostituzione del Consiglio dell’ARAN Sicilia si chiede l’immedita nomina di un commissario straordinario munito dei pieni poteri necessari o, nel caso, di un commissario ad acta.

In mancanza di atti concreti saremo costretti a passare alle necessarie forme di lotta sindacale che coinvolgano tutti i lavoratori regionali per il rispetto dei propri diritti e per l’affermazione di un’amministrazione regionale che possa essere rilanciata a partire dal livello motivazionale di tutto il personale.

Ancora bruciano ai lavoratori regionali le violazione delle Leggi Costituzionali perpetrate dall’ARS durante l’ultima legge di Stabilità, quali norme ad personam per categorie circoscritte di lavoratori (nonostante le materie sul personale siano materia delegificata dalla legge 10/2000 in poi) e altre norme selvagge fatte in aperta violazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione che sicuramente cadranno sotto la scure dell’impugnativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri; infatti si tratta di articoli di legge varati senza alcuna copertura finanziaria e in aperta violazione delle leggi che regolamentano la materia contrattuale che – come è noto – è stata ampiamente delegificata. L’unico risultato di questa farsa politica saranno le solite false aspettative alimentate nei confronti dei soggetti coinvolti (e loro stessi vittime di questa politica senza scrupoli) e un’altra occasione per i “giletti“ di turno di sputtanare la “buttanissima Sicilia” per le scorribande della politica che poi inesorabilmente ricadono sulle spalle di tutti i lavoratori regionali e dei cittadini siciliani.

COBAS-CODIR, SADIRS, SIAD e UGL, che rappresentano la maggioranza assoluta dei lavoratori regionali, quindi, nel confermare lo STATO DI AGITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE REGIONALE DEL COMPARTO E DELLA DIRIGENZA NONCHE’ DEGLI ENTI E SOCIETA’ PARTECIPATE CHE APPLICANO IL CCRL DEL COMPARTO REGIONE, AVVERTONO CHE IN ASSENZA DI IMMEDIATI ATTI CONCRETI da parte del Governo REGIONALE, PROCEDERANNO ALLA MOBILITAZIONE DEL PERSONALE PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA PROTESTA.