INPS – Circolare n. 19 del 7 febbraio 2020 – Decreto 5 novembre 2019 – Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2021

Con la presente circolare si rende noto che, a decorrere dal 1° gennaio 2021, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi alla speranza di vita non sono ulteriormente incrementati, così come previsto dal decreto 5 novembre 2019 del Ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi della speranza di vita.

INPS – Circolare n. 19 del 7 febbraio 2020 – Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2021

Serve una dirigenza autonoma e da valutare in base ai risultati, non arbitrariamente scelta dalla politica

tratto da luigioliveri.blogspot.com
Serve una dirigenza autonoma e da valutare in base ai risultati, non arbitrariamente scelta dalla politica
Alla pubblica amministrazione serve una dirigenza formata, preparata, da valutare in relazione alla capacità di cogliere i risultati indicati dagli organi di governo, non un apparato soggetto al ricatto della politica o selezionato in base alle appartenenze di partito, che trasformi la dirigenza da apparato servente ad accozzaglia servile.

“Tagli discriminatori” Una sentenza smonta lo scippo sulle pensioni. La Corte dei conti chiama in causa la Consulta

Il taglio sulle pensioni potrebbe riservare sorprese (gradite) a migliaia di pensionati che hanno subito, nell’ultimo anno e non solo, uno «scippo» di Stato.

La Corte dei conti chiama in causa la Consulta: scure sugli assegni a rischio incostituzionalità.

Come abbiamo già ricordato più volte, le cesoie del governo sono state usate su due fronti: il primo è quello per la riduzione degli assegni alti, il secondo invece riguarda il blocco delle rivalutazioni a pieno regime per gli importi che superano i 1.530 euro mensili. Ma adesso i pensionati potrebbero recuperare il maltolto grazie ad una sentenza della Corte dei Conti.

Buoni pasto a rischio. I commercianti minacciano di non accettarli più

Gli esercenti dicono no ai buoni pasto. Quasi tre milioni di lavoratori italiani rischiano di non poter più utilizzare i buoni pasto in ristoranti, pizzerie, bar e supermercati. Un milione di essi è costituito da lavoratori pubblici che a breve potrebbero vedersi rifiutare il pagamento con i ticket. L’attuale sistema dei ticket risulta gravemente vessato da oneri finanziari e dal ritardo con cui gli esercenti ricevono i pagamenti. Ai titolari di ristoranti, bar, pizzerie i buoni pasto arrivano a costare quasi un terzo del loro valore nominale. Di qui la richiesta di una rivisitazione radicale del meccanismo sotteso all’emissione dei ticket che in un anno ammontano a 500 milioni.

Stabilizzazioni personale precario

tratto da self-entilocali.it
Sicilia, del. n. 174 – Stabilizzazioni personale precario
Pubblicato il 4 febbraio 2020

Un componente di una Commissione Straordinaria ha chiesto un parere in merito a se, nel caso di stabilizzazioni ex art. 22, comma 1 del d.lgs. 75/2017, sia consentito derogare al vincolo del concorso pubblico, limitatamente all’importo del contributo gravante sul bilancio regionale previsto dall’art. 22 comma 4 del predetto decreto.
I magistrati contabili della Sicilia, con la deliberazione 174/2019, hanno ribadito che le stabilizzazioni di lavoratori precari può avvenire in deroga al vincolo del concorso pubblico solo laddove il personale interessato sia stato ab origine assunto, seppure a tempo determinato, mediante procedura concorsuale….. continua a leggere

M5S: “Premi a dirigenti e funzionari? Risorse a pioggia, la valutazione facciamola fare ai siciliani”

“Nonostante le casse della Regione siano sempre vuote, non si fatica a trovare i 48 milioni di euro per premiare dirigenti e funzionari. Da una parte c’è questo immancabile riconoscimento alla produttività, dall’altra ci sono i siciliani che aspettano di vedere realizzate le opere pubbliche e sognano servizi efficienti, che non arrivano mai”.

Commentano così i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola e Antonio De Luca, l’accordo raggiunto tra governo e sindacati per ripartire ai dirigenti della Regione 48 milioni di euro tra premi di rendimento, straordinari e progressioni di carriera…. continua a leggere

Truffa aggravata al dipendente che fruisce di permessi per donare sangue con certificati falsi

segnaliamo da quotidianoentilocali.ilsole24ore.com

di Andrea Alberto Moramarco

Commette il reato di truffa aggravata e di falsità materiale in certificati amministrativi il dipendente pubblico che per più giornate lavorative usufruisce di permessi retribuiti per effettuare donazioni di sangue presso la Asl, in realtà mai avvenute, attestate da certificati integralmente falsi. Lo ha affermato la Cassazione con la sentenza n. 3439, depositata ieri.

Pensione, in Italia i requisiti più severi d’Europa

Pensioni: confronto Italia – Europa

Il dato fondamentale è che, in materia di pensione di vecchiaia, l’Italia è fra i paesi UE che richiedono i requisiti più alti. L’età pensionabile nel 2020 è pari a 67 anni, fra le più alte.

  1. Grecia e Italia: requisito anagrafico più alto d’Europa, a 67 anni.
  2. Irlanda: età pensionabile 66 anni.
  3. Germania: in pensione a 65 anni e 9 mesi; scatto di un mese l’anno per i prossimi tre, dal 2024 di due l’anno fino a raggiungere quota 67 anni; allo studio riforma per arrivare a 69 anni.
  4. Spagna: età pensionabile 65 anni e 8 mesi, in salita progressiva fino a 67 anni nel 2027; pensione anticipata con assegno ridotto.
  5. Gran Bretagna: età pensionabile 65 anni e 6 mesi, 66 anni dall’ottobre 2020, 67 anni fra il 2026 e il 2028.
  6. Francia: 62 anni.


C’è proprio da andarne fieri……

Nuovo Sistema di Valutazione del personale: il COBAS/CODIR predispone un nuovo modello per contestare le schede

E’ cambiato il sistema di valutazione del personale regionale, che il Cobas/Codir ha più volte contestato chiedendone sostanziali modifiche, ed è cambiata anche la modalità di contestazione delle schede.
Non c’è più la Commissione Paritetica ex art. 107 del vecchio contratto, ora sarà necessario chiedere la revisione della valutazione in contraddittorio con il proprio valutatore. Forniamo ai lavoratori che saranno interessati da una valutazione non condivisibile un modello (scaricabile dal link sottostante) con il quale chiedere l’attivazione della nuova procedura. Il modello, debitamente compilato, va presentato e protocollato nella propria sede di servizio.


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