La riforma dell‘articolo 18 vale anche per i dipendenti pubblici. Licenziabili senza possibilità di reintegrazione

La Cassazione ha stabilito che lo Statuto dei lavoratori, comprese le successive modifiche, si applica interamente agli statali. Che dunque, se licenziati, avranno diritto al reintegro solo in casi eccezionali.

In sostanza la tutela risarcitoria (ossia l’indennizzo in favore del dipendente) resta l’unica via per il caso di licenziamento illegittimo, salvo i pochi (pochissimi) casi di reintegro sul lavoro (come nell’ipotesi di manifesta infondatezza dei fatti alla base del licenziamento).

Alla faccia delle rassicurazioni del governo, che aveva promesso che le novità del Jobs act si limitavano al settore privato. E ora, anche se i decreti attuativi della riforma Madia volessero metterci una pezza, ci sarebbe il rischio di incostituzionalità.

Articolo correlati

Articolo 18. Dopo la sentenza della Cassazione il ministro Madia annuncia un intervento

Applicabilità articolo 18 agli statali. Interviene la Madia
Il Sole 24 Ore del 2 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia interviene direttamente nel dibattito riaperto dalla Cassazione, che nella sentenza 24157/2015, si è pronunciata per l’estensione automatica dell’articolo 18 agli uffici pubblici perché prevista dal testo unico attuale (articolo 51 del Digs 165/2011).

Respinta la norma salva precari. Faraone: il progetto va avanti

FaraoneE’ stato dichiarato inammissibile l’emendamento alla legge di stabilità che prevedeva la stabilizzazione dei 22 mila precari degli enti locali siciliani, con la creazione di un’Agenzia unica partecipata da Regione, Comuni e Stato. Ad annunciare l’emendamento era stato il sottosegretario Davide Faraone che aveva parlato del via libera del governo Renzi a “una norma speciale, solo per la Sicilia” che avrebbe garantito “finalmente la stabilizzazione di tutti i precari storici dell’Isola”.

Il sottosegretario Davide Faraone, da cui era partita la proposta dell’Agenzia, getta acqua sul fuoco: “Nessuna bocciatura”.

Regione, ripristinati i servizi informatici

A view of the server room at The National ArchivesRipristinati i servizi informatici della Regione siciliana. Il sistema è tornato alla normalità dopo due giorni di blackout per la scelta di Engineering di staccare il server della Valle d’Aosta dove sono custoditi gli applicativi di proprietà della Regione per via del contenzioso ancora aperto con l’amministrazione regionale

Nei prossimi giorni i tecnici dell’amministrazione andranno in Valle D’Aosta a prelevare i server fino ad oggi in mano ai privati e a riportarli in Sicilia.