Renzi sbandiera la ripresa ma i negozi continuano a chiudere

Renzi. L'Italia cresce
Giornale di Sicilia del 28 dicembre 2015

Secondo Confesercenti “continua ad avanzare la desertificazione di attività commerciali e pubblici esercizi nei centri urbani”. Secondo le stime dell’Osservatorio, anche quest’anno il bilancio tra aperture e chiusure di negozi, bar e ristoranti sarà in rosso, con un saldo negativo di oltre 29mila imprese. Un crollo meno grave di quello registrato nel 2014 (-34mila), ma comunque peggiore delle attese.

Del resto se non si rinnovano i contratti dei dipendenti pubblici (nella migliore delle ipotesi verranno erogati 5 € pro capite); se aumenta il numero delle famiglie in difficoltà; se la disoccupazione, specie giovanile, resta a livelli record; se, la pressione fiscale resta tra le più alte d’Europa (la finta abolizione dell’Imu è abbondantemente compensata dall’aumento di altre tasse e balzelli), come fanno a ripartire i consumi? Purtroppo i ciarlatani e venditori di pentole e tappeti che in questi ultimi anni si sono succeduti al governo lo sanno benissimo, ma cercano di vendere un po’ di fumo per incantare gli elettori per essere rieletti.

Licenziamento disciplinare per condotta illecita fuori dal lavoro

Sbaglia chi ritiene che il licenziamento disciplinare (ossia “per giusta causa”, nei casi più gravi, che avviene senza preavviso, oppure “per giustificato motivo soggettivo” nei casi meno gravi, con il preavviso) consegua solo a condotte poste in essere dal dipendente sul luogo di lavoro. Il rapporto di fiducia con il datore di lavoro si può spezzare anche fuori dall’ambiente lavorativo per azioni poste dal dipendente in altri contesti, durante la vita privata….continua a leggere

L’immancabile Milleproroghe. Il provvedimento introdotto nel 1993 è diventato un appuntamento fisso

Forse nessuno immaginava che il «milleproroghe» sarebbe diventato un appuntamento ineludibile. Di che cosa si tratta, lo dice la parola stessa: è un provvedimento che rinvia, solitamente di anno in anno, scadenze che lo Stato ha fissato con legge ma che non riesce o non può rispettare. In molti casi una clamorosa certificazione di inefficienza amministrativa, diventato però negli anni un comodo vagone sul quale caricare anche le marchette (e certe carinerie ad personam) per cui non si è trovato posto nella finanziaria o un ottimo strumento per piazzare qualche toppa qui e là.