In finanziaria nuova stangata per i regionali. Prevista la cancellazione della parte variabile per i dirigenti alla guida di piccoli uffici

Prima vennero a prendere gli zingariI contratti sono bloccati da oltre 10 anni ma i politici continuano a tagliare solo sul personale regionale, senza neppure sfiorare se stessi e i loro privilegi.

I tagli vengono effettuati e le “mance elettorali” (bonus 80 euro) distribuite in maniera scientifica e selettiva, in modo tale da tale da dividere la base.

Divide et impera (dividi e comanda), dicevano gli antichi romani secondo i quali il migliore espediente per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie.

Hanno tagliato le pensioni dei dipendenti regionali appartenenti al c.d. “contratto 1”, lasciando, quanto meno, indifferenti i dipendenti del “contratto 2”.

Con questa finanziaria regionale il governo si appresta a tagliare l’indennità di parte variabile dei dirigenti di uffici con meno di 16 dipendenti, e leggo in giro commenti, quanto meno, soddisfatti da parte del personale del comparto.

Nella finanziaria 2017 il prossimo passo, potete starne certi, sarà il taglio del famp e la sua attribuzione solo a una parte del personale.

Quando saremo capaci di coalizzarci per cacciare via questa classe politica per discutere con persone nuove di una seria riforma della macchiana amministrativa regionale che corregga i guasti creati dalla legge 10/2000 ed avvii una seria riqualificazione di tutto il personale attraverso il riconoscimento delle professionalità e dei titoli?

Alle prossime elezioni avremo la forza e la capacità di non votare nessuno degli attuali partiti al governo e, in ogni caso, nessuno dei 90 che attualmente siedono nei banchi dell’Ars?