Sicilia. Casse vuote. Niente stipendio né tredicesima per i dipendenti di enti controllati o finanziati indirettamente dalla Regione

Niente stipendio nè tredicesima
Repubblica dell’8 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Un Natale amaro quello che si apprestano a vivere almeno 15 mila famiglie siciliane. A tanto ammontano i dipendenti di enti controllati o finanziati indirettamente dalla Regione che non riceveranno lo stipendio di dicembre e nemmeno la tredicesima. Dai formatori ai lavoratori delle Ipab, dagli addetti ai Consorzi di bonifica ai tanti precari di Comuni che attendono risorse da Palazzo d’Orleans. Soldi che non arriveranno a causa di una Regione in piena crisi di liquidità, di patto di stabilità già raggiunto e in alcuni casi di malaburocrazia.

Un decreto escluderà Jobs act per statali

Decreto escluderà jobs act per gli statali
Repubblica dell’8 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Il nuovo articolo 18, quello che in caso di licenziamento ingiustificato prevede l’indennizzo economico al posto del reintegro sul luogo di lavoro, non si applicherà ai dipendenti pubblici. Il governo lo metterà per iscritto, chiaro e tondo, in uno dei prossimi decreti attuativi sulla riforma della pubblica amministrazione. Varo previsto entro Natale o al massimo ai primi di gennaio.

Da Faraone a Crocetta. Tutti al capezzale dei precari

Precari Proroghe per tutti
Giornale di Sicilia dell’8 dicembre. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Crocetta presenta una controproposta dopo l’iniziativa di Faraone che punta alla proroga di tre anni per i lavoratori degli enti locali dell’Isola.

Le norme approvate nel 2013, infatti, consentivano proroghe anche fino a fine 2016 ma solo se nel frattempo i Comuni avviavano le stabilizzazioni individuando i posti in pianta organica e le coperture. È una procedura che quasi nessuno ha fatto e ciò impedirebbe nuove proroghe.

L’emendamento che Crocetta ha spedito a Roma sposta di tre anni in avanti tutte le scadenze