Faraone parla al gazebo PD e ribadisce: aiuti da Roma per stabilizzare i precari

Faraone. Aiuti per stabilizzare i precari
Giornale di Sicilia del 6 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Faraone ha parlato in mattinata in un gazebo del Pd organizzato in via Principe di Belmonte a Palermo nell’ambito dell’iniziativa «Italia coraggio», per raccogliere idee e spiegare ai cittadini cosa è stato fatto in questi mesi dal governo nazionale.

Il sottosegretario ha rilanciato sulla stabilizzazione dei 24 mila precari degli enti locali ribadendo che la loro assunzione è vicina: il problema economico, dice, dovrebbe essere risolto col trasferimento definitivo di un miliardo e 400 milioni che Palazzo Chigi concederà alla Sicilia. «Somme che non saranno una tantum come avveniva nel passato – aggiunge Faraone – ma saranno strutturali, a disposizione anche per gli anni futuri, a patto che il governo regionale porti avanti le riforme. Poi l’Agenzia si farà, non so se in questa legge di stabilità o tra qualche giorno, lo stiamo valutando con il ministero dell’Economia e con la Presidenza del Consiglio».

“Crocetta e Faraone ridicoli, sono la zavorra della Sicilia” (fonte BlogSicilia)

FaraoneCrocetta e il Pd si confermano la zavorra che ancorerà per sempre quest’isola al fondo del mare. Mentre arriva la seconda conferma dalla Corte Costituzionale che la Sicilia aveva diritto ad incassare dallo Stato le somme dei contenziosi cancellati per un piatto di lenticchie dall’illuminato presidente, Faraone prova ad incantare gli allocchi raccontando di passi in avanti nella trattativa Roma-Regione, fatta con tanto di cappello in mano, per avere soldi nostri da Renzi.

Restituzione trattenuta 2,50% dipendenti in regime di TFR (assunti dopo 1 gennaio 2001). Scarica la diffida

Diffida
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La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 244 emessa il 22/10/2014, ha sancito che la decurtazione del 2,50% è legittima solo sul personale con regime di TFS.

Per gli assunti a far data dal 01/01/2001 la ritenuta del 2,50%, a carico del lavoratore, sull’80% della retribuzione, non è dovuta, in quanto trattatasi di personale con regime di TFR.

Visto che, nonostante quanto sopra evidenziato, l’amministrazione continua illegittimamente a trattenere, al personale in regime di Tfr, il prelievo di parte datoriale del 2,50%, abbiamo presentato nel 2012 un ricorso “pilota”, la cui prossima udienza è stata fissata per il 16 dicembre 2016, per chiedere la restituzione di quanto indebitamente ed illegittimamente trattenuto sulle retribuzioni erogate a far data dal 01/01/2011.
Nell’attesa dell’esito del ricorso di cui sopra, abbiamo predisposto una diffida con la quale ciascun dipendente, intima all’amministrazione la restituzione di quanto non dovuto, a far data dal 01/01/2011 e l’astensione pro futuro dallo stesso.
La sopracitata diffida costituisce anche un atto interruttivo della prescrizione, visto che il
dipendente ha 5 anni di tempo dal 01/01/2011, per rivendicare il proprio credito verso l’amministrazione.
Si invitano pertanto i dipendenti interessati iscritti (gli assunti post 01/01/2001) a scaricare la richiesta, che va firmata e spedita con raccomandata a/r, allegando la fotocopia della carta d’identità, al Servizio di gestione economica di rispettiva competenza e, per posta ordinaria, agli altri indirizzi indicati per conoscenza.

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