La Camera annuncia il taglio dell’indennità dei dipendenti e scoppia la protesta
Non conosce pace, né fine, né niente di buono l’ormai annosa, intermittente e anche abbastanza triste vicenda degli stipendi dei dipendenti di Montecitorio, che ieri hanno dichiarato lo stato di agitazione.
Anche quest’anno l’ufficio di presidenza si prepara infatti a confermare il taglio delle indennità di funzione che insieme ad altre misure, nella loro indecifrabile complessità, comunque alleggeriscono la busta paga di questi particolari lavoratori assunti per concorso e da sempre, per esigenze di mestiere, interni al Palazzo e come tali molto vicini al potere. Un tempo anche assai privilegiati, oggi economicamente appena un po’ meno, comunque rappresentati da ben otto sigle sindacali che, insieme ai loro colleghi del periclitante Senato, arrivano a superare le venti – e anche questo spezzatino, se non favorisce la lotta, certo la rende vieppiù complicata.