Visite fiscali. Guida pratica ai nuovi controlli

Corriere della Sera del 31 agosto 2017

Dal primo settembre tocca all’Inps controllare i lavoratori pubblici e privati che si ammalano. L’obiettivo principale è stanare i «furbetti del cartellino» e chi, infischiandosene di produttività e servizi pubblici, si finge malato, soprattutto in prossimità di festivi, ponti e riposi settimanali. Per questo le nuove regole, illustrate ieri dal presidente dell’Inps puntano a aumentare i controlli, attraverso un potente software (chiamato «Savio») e il confronto statistico tra milioni di certificati medici archiviati. Le visite verranno ripetute anche due volte nello stesso giorno di fronte a casi sospetti: in particolare se un lavoratore dovesse ammalarsi frequentemente di venerdì o di lunedì, la verifica sarà automatica, con controlli mirati. «E la scelta di dove mandare i medici a fare le visite fiscali non sarà casuale».

Il Governo e il PD esultano per i dati sull’occupazione ma si tratta solo di lavoro precario. 2 contratti su 3 sono precari

Repubblica del 1° settembre 2017

Migliora l’occupazione. Non la sua qualità. L’80% dei nuovi contratti, rivela l’Inps, non è a tempo indeterminato. E la quota di occupati a termine sul totale dei dipendenti, dice l’Istat, è in crescita continua dalla fine del 2013, una curva che sale quasi ininterrotta, e ora è sopra al 15%.

I dati Inps poi ci dicono che i contratti a termine nei primi sei mesi – l’80% dei nuovi contratti stipulati – si sono impennati del 27% sul 2016: oltre 2,3 milioni quando nel 2014, l’anno del Jobs Act, erano 1,7 milioni. Volano anche le cessazioni di questi contratti: 1,5 milioni nel semestre (+24%). Un segnale di grande volatilità nel mercato del lavoro italiano: si entra e si esce con rapidità e precarietà. Mentre i nuovi contratti stabili, al netto delle cessazioni, sono appena 32 mila, crollati del 73% sul 2014.

Mi pare che ci siano pochi dubbi su quelli che sono gli effetti del jobs act e dell’abolizione dell’articolo 18.

In Sicilia tornano quelli del 61 a zero

Repubblica del 2 settembre 2017

Sono tutti seduti attorno al grande tavolo ovale della Sala rossa di Palazzo dei Normanni riuniti a sostegno della candidatura a governatore di Nello Musumeci.

A guardare i volti attorno al tavolo, per un attimo sembra davvero di essere tornati ai tempi dei governi berlusconiani e cuffariani: Saverio Romano e Toto Cordaro per Cantiere popo lare, Gianfranco Miccichè e Francesco Scoma per Forza Italia, i “civici” Roberto Lagalla e Gaetano Armao, ex assessori con Cuffaro, il primo, e con Lombardo, il secondo. E, ancora, l’ex sindaco Poi di Catania Raffaele Stancanelli, Alessandro Pagano approdato a Noi con Salvini, l’ex finiano Alessandro Aricó, l’ex Grande Sud oggi con Energie per l’Italia Pippo Fallica, Paolo Colianni dell’Mpa e Salvo Fogliose ex An oggi Forza Italia, solo per citarne alcuni.

Tutti, o quasi, con ruoli all’Ars o a Palazzo d’Orléans nei governi pre-Crocetta.

Alle elementari e alle medie tutti promossi per legge

La Verità del 31 agosto 2017

Bocciature “abolite” per decreto alle elementari e medie, nuovi esami e test Invalsi rivoluzionati in terza media.

La riforma Renzi/Giannini, chiamata Buona Scuola entra nel vivo con l’abolizione per decreto delle bocciature. Più precisamente, alle elementari si potrà bocciare esclusivamente in caso di abbandono scolastico o per le troppe assenze. Addio, dunque, alle sane bocciature per profitto, quelle che, diciamoci la verità, ti facevano saltare dalla sedia ai tempi della scuola di una volta.

“Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”, si legge nel decreto legislativo 62 di aprile. In tutti quei casi in cui la promozione sarà sostanzialmente d’ufficio, la scuola avrà l’obbligo di pensare a specifici corsi di recupero delle lacune.

Giro di vite verso i «furbetti della 104» anche in Sicilia

Giornale di Sicilia del 1 settembre 2017

Una prima stretta sui benefici della Legge 104 per cominciare a fermarne gli abusi. La chiedono il ministero della Funzione Pubblica e l’Aran, l’agenzia che rappresenta la pubblica amministrazione nella contrattazione collettiva. E anche in Sicilia, dopo gli impegni e gli appelli dell’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, potrebbe concretizzarsi così il giro di vite. Si parla tra l’altro di un obbligo per i dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi della legge 104, o di quelli sulla donazione di sangue, di comunicare le assenze «con un preavviso di 3 giorni», per «garantire la funzionalità degli uffici e la migliore organizzazione dell’attività amministrativa». Lo propone l’Aran ai sindacati per il rinnovo del contratto degli statali.

I dipendenti dell’Inps e l’assegno di invalidità concesso (largamente) ai propri colleghi

Corriere della Sera del 31 agosto 2017

A fine 2016 chi lavora all’Inps ha il 17% di probabilità in più rispetto ad altri lavoratori di vedersi riconosciuto un assegno di invalidità. La contromossa dell’istituto: verifiche effettuate da medici mandati da altre province. Risultato? le invalidità sono calate.

Corriere della Sera – Inps, assegno di invalidità più facile ai dipendenti. Le visite? Tra colleghi

Visite fiscali a ripetizione per gli statali. Obiettivo: fermare l’assenteismo nei ponti

La Sicilia del 30 agosto 2017

Visite fiscali sistematiche e a ripetizione, anche se l’assenza capita di lunedì, venerdì o a ridosso delle feste. Così cambieranno i controlli sulla malattia. Accertamenti che saranno condotti dall’inps per i lavoratori sia privati che pubblici, finora invece “vigilati” dalle Asi. Una novità, quella del Polo unico, che scatta dal primo settembre e che cambierà il sistema dei controlli, confermando però alcuni capisaldi, come le visite immediate per gli statali che mancano dal servizio il giorno prima o dopo la festività.

La Sicilia – Visite fiscali a ripetizione a ridosso delle feste


La Stampa del 30 agosto 2017

Visite fiscali, si cambia. Dal primo settembre l’Inps avrà infatti la competenza esclusiva dei controlli anche per i lavoratori del settore pubblico, e non più solo per quello privato. Ma la vera novità sarà la possibilità di far scattare per i pubblici dipendenti visite fiscali sistematiche e a ripetizione, anche due volte o più nella stessa giornata, in tutti i casi in cui l’assenza capita di lunedì, venerdì o a ridosso delle feste.

Si tratta di una innovazione che potrebbe togliere un po’ di tranquillità a certi «pubblici» che per una ragione o per un’altra «organizzano» le loro giornate di malattia per approfittare delle festività per costruire strategicamente dei periodi di ponte o per svolgere altre attività.

Alla Regione nasce il dipartimento informatico

Giornale di Sicilia del 31 agosto 2017

La struttura alla Regione che si occupa dell’informatica è stata elevata a dipartimento, Si tratta dell’Ufficio per l’attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali e l’attività informatica della Regione, che cura anche i rapporti con la società Sicilia digitale (ex Sicilia e-Servizi). In Finanziaria è stata approvata una norma che in sostanza trasforma l’ufficio guidato da Lucia Di Fatta in un dipartimento. Ora bisognerà individuare un dirigente generale o promuovere l’attuale dirigente. In ogni caso ci sarà un incremento dei costi.

Stretta sulle visite fiscali: nuove fasce orarie e controlli a ripetizione

Il Messaggero del 28 agosto 2017

L’Inps si occuperà anche delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, è una questione di giorni. Il primo settembre si formalizzerà il passaggio di consegne dalle Asl, finora attive nella Pubblica amministrazione, all’istituto con la creazione di un Polo unico della medicina fiscale così come previsto dalla riforma Madia. Mancano alcuni passaggi, come l’armonizzazione degli orari di controllo tra pubblico e privato, ma anche per questo bisognerà aspettare poco. Sulle visite fiscali, insomma, le novità non sono poche. A cominciare dal fatto che i controlli potranno anche essere «reiterati», ossia il medico durante una malattia di più giorni potrà recarsi anche più volte a fare visita al lavoratore. E poi potranno essere «selettivi», per verificare che chi si assenta mangari ogni week end o lunedì, sia malato per davvero.