Via libera alla riforma dei concorsi

Tratto da PAmagazine

Atteso per oggi il via libera definitivo alla riforma dei concorsi pubblici, uno dei traguardi del Pnrr. Le novità introdotte durante la pandemia nelle procedure di selezione dei dipendenti pubblici diventeranno strutturali. Previste forme di tutela particolari per le donne in gravidanza, a cui andrà comunque garantita la possibilità di partecipare alle prove in caso di impedimento o esami clinici. Mentre i soggetti affetti da disturbi specifici potranno chiedere di sostituire le prove scritte con esami orali e dovranno disporre di strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo. Il completamento della riforma dei concorsi pubblici si accompagna all’approvazione definitiva del nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che tra le altre cose prevede una “netiquette” per evitare che gli statali danneggino sui social l’immagine della Pa.

Cosa cambia

La riforma dei concorsi pubblici punta a rendere più veloci e agevoli le selezioni per le Pa e l’accesso al pubblico impiego. Prevede tra le altre cose la possibilità che le prove di esame siano precedute da forme di preselezione, con test predisposti anche da imprese e soggetti specializzati in selezione di personale. I contenuti di ciascuna prova dovranno essere disciplinati dalle singole amministrazioni responsabili, che adotteranno la tipologia selettiva più conferente alle loro esigenze. Nei bandi per l’assunzione di profili specializzati le pa inoltre dovranno prevedere la valutazione delle esperienze lavorative pregresse e pertinenti. Ogni bando pubblico dovrà anche specificare la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo pubblica, per tutte le qualifiche messe a concorso. Nel caso in cui la differenza percentuale di rappresentatività tra i generi sia superiore al 30%, a parità di titoli e meriti si darà precedenza al genere meno rappresentato. Infine, le commissioni di esame potranno essere integrate con esperti in risorse umane.

I bandi in scadenza 

A giugno scadranno diversi bandi per un totale di circa 3 mila posti pubblici. Il più corposo dei concorsi in scadenza è quello per l’assunzione di 2.392 volontari in ferma prefissata quadriennale nell’esercito, nella marina militare e nell’aeronautica. Scade invece alle 18 del 22 giugno il concorso per l’assunzione di 20 assistenti amministrativi presso la Presidenza della Repubblica. Dopo la selezione, che prevede una prova preselettiva, una prova scritta e una orale, verranno assunti 20 assistenti in prova nel ruolo della carriera di assistente amministrativo, con mansioni di vigilanza, sicurezza, cura e custodia delle sedi, rappresentanza e assistenza a ospiti e visitatori, presso i settori anticamera, custodia, guardaportoni del segretariato generale della Presidenza della Repubblica. Il concorso è riservato agli under 40 e a chi possiede almeno un diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata triennale o superiore.