COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO “BASTA CON LE ATTESE”

“Nel corso dei lavori dell’ARS per l’approvazione del collegato alla finanziaria, è accaduto un fatto gravissimo” dichiarano i segretari regionali e generali dello organizzazioni sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad-Csa, Ugl Aut e Uil Fpl “ sembrerebbe che le norme sul personale non siano state poste in votazione per mancanza di copertura finanziaria” continuano i sindacalisti.
“Parliamo delle risorse necessarie per la riclassificazione e le progressioni verticali del personale. Ogni promessa del governo ad oggi è stata disattesa.”
Nel corso di un vertice sindacale unitario, stante la grave situazione venutasi a creare, le organizzazioni sindacali hanno ritrovato l’unità sindacale proclamando la mobilitazione generale del personale regionale. Serve subito una riforma della pubblica amministrazione per dare risposte concrete ai cittadini e per fare ciò serve investire seriamente sul personale e sulle politiche del lavoro. Le Organizzazioni sindacali rivendicano la mancata nomina dei vertici dell’Aran Sicilia per addivenire, finalmente, alla sottoscrizione dei contratti di lavoro 2019/2021 scaduti da tempo e già rinnovati in tutto il resto della pubblica amministrazione di italia. A questo governo sembrano non interessare le sorti del personale della pubblica amministrazione siciliana. Ad oggi è prevalso il senso di responsabilità di sindacati e lavoratori, ma adesso è arrivato il momento di dire basta. Per tale motivo sono state annunciate una serie di iniziative a partire da una assemblea unitaria di protesta di tutti i quadri sindacali, da tenersi entro la prima decade di luglio, per programmare e concordare tutte le iniziative da mettere in campo in sede territoriale con tutti i lavoratori. Le organizzazioni sindacali supporteranno e tuteleranno in ogni sede, tutti lavoratori in atto gravati da compiti superiori senza alcun riconoscimento e, altresì, inviteranno tutti i lavoratori ad attenersi, scrupolosamente, alle proprie mansioni per dimostrare al governo quanti svolgono mansioni superiori. Le organizzazioni sindacali non sono più disponibili ad accettare false promesse che ledano la dignità dei lavoratori. “Non siamo più disposti ad attendere e per tale motivo – concludo i sindacalisti- metteremo in atto ogni forma di proteste utile compreso la proclamazione dello sciopero generale di tutti lavoratori”


Richiesta accertamento sanitario dipendenti pubblici: servizio online

Tratto da www.inps.it
Online il servizio per inoltrare all’INPS le richieste di accertamento sanitario e medico-legale per i dipendenti pubblici.

Il decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122, ha soppresso, a decorrere dal 1° giugno 2023le Commissioni mediche di verifica operanti nell’ambito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dalla stessa data, le funzioni svolte dalle commissioni sono state trasferite all’INPS.

Dal 1° giugno, quindi, le richieste di accertamento sanitario e medico-legale elencate nel messaggio 18 maggio 2023, n. 1834 dovranno essere presentate all’INPS esclusivamente in modalità telematica, accedendo al servizio online, come descritto nel messaggio 1 giugno 2023, n.2064.

Per accedere alla procedura di presentazione delle domande, è necessario richiedere l’abilitazione compilando il modulo AA14.

Tra gli accertamenti sanitari effettuati dalle Commissioni mediche di verifica rientrano quelli di idoneità e inabilità dei dipendenti pubblici.

Tra le competenze delle Commissioni rientrano anche gli accertamenti sanitari nei confronti dei familiari superstiti che hanno diritto alla pensione indiretta o di reversibilità, e quelle per la concessione dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza per infermità contratte per causa di servizio in favore del personale della Polizia locale.

Dovranno essere inviate all’INPS, sempre online, anche le richieste di accertamento medico-legale per:

  • coloro che hanno diritto ai benefici in materia di pensioni di guerra dirette, indirette e di reversibilità e relativi assegni accessori, dei familiari superstiti a cui spetta il trattamento di reversibilità dell’assegno vitalizio concesso agli ex deportati nei campi di sterminio nazista;
  • i familiari superstiti che hanno diritto al trattamento di reversibilità dell’assegno di benemerenza concesso ai perseguitati politici antifascisti e razziali;
  • i familiari superstiti a cui spetta il trattamento di reversibilità degli assegni annessi alle decorazioni al valore militare.

Richiesta accertamento sanitario dipendenti pubblici: servizio online