Il pasticcio sui testimoni di giustizia

La legge che prevede un posto di lavoro nel pubblico per chi ha aiutato a sconfiggere la criminalità è rimasta inapplicata. Tranne in Sicilia. Dove però chi è stato preso deve essere trasferito a Roma e rischia di diventare un bersaglio.

Assunzione testimoni di giustizia. Il Cobas/Codir lancia l’allarme sicurezza

Assunzione testimoni di giustiziaIl Cobas Codir “invita il governo regionale a sospendere l’assegnazione del personale in questione in uffici non idonei e propone l’immediata destinazione dei lavoratori stessi presso sedi (per esempio i tribunali) già dotate di sistemi di sicurezza idonei ad ospitare personale sottoposto a particolari tutele. In fatti, la legge regionale 6/2005, prevede già la possibilità di assegnare personale regionale in posizione di comando presso ogni ufficio dell’Amministrazione della giustizia ordinaria e delle giurisdizioni speciali in Sicilia, come già avviene per circa 200 dipendenti regionali.

Non è scattata la corsa al prepensionamento. Solo in pochi hanno presentato la domanda

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Scrive il Giornale di Sicilia: A un mese dalla riforma poche le domande di chi vuole andare in quiescenza in anticipo. C’è il nodo del calcolo dell’assegno e c’è il problema della revocabilità dalla domanda.

Fare adesso la richiesta impedisce di tornare sui propri passi se ci si accorge che l’assegno è troppo basso e dunque non conviene andare via.

Tanti, inoltre, stanno aspettando la correzione dell’errore commesso in fase di approvazione del testo: per individuare la base su cui calcolare l’assegno si parla di «trattamento stipendiale» mentre sarebbe più corretto (e maggiormente favorevole al personale) parlare di «retribuzione» che indica il totale degli incassi mensili. Senza questa modifica si rischia una ulteriore riduzione della pensione e comunque il calcolo dimostrativo che fanno gli uffici in questi giorni ha un punto interrogativo accanto.