Il Cobas/Codir chiede modifiche e integrazioni alla legge sul prepensionamento

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Con circolare prot. n. 70272 del 25 maggio 2015 si è inteso esplicitare il contenuto degli articoli 51 e 52 della L.r. 9/2015 relativi alla riforma del sistema pensionistico e alla possibilità di un collocamento anticipato in quiescenza dei dipendenti della Regione Siciliana. Suddetta circolare, però, non fornisce chiarimenti o stime su quella che potrebbe essere la decurtazione totale dell’assegno pensionistico (che si ritiene giusto portare a conoscenza degli interessati) e su tempi e modalità di contingentamento del personale sia del comparto che della dirigenza. In sostanza, all’incertezza circa l’importo finale della pensione si aggiunge l’incertezza circa i tempi di fuoriuscita.

Se una banca fallisce ora saranno i correntisti a pagare. E’ arrivato l’ok del Senato al prelievo forzoso

Scrive Vittorio Feltri su Il giornale.it “Quatti, quatti, gli inutili idioti del Senato della Repubblica italiana hanno approvato, il 14 maggio di quest’anno, un disegno di legge (caldeggiato dai truffatori di Bruxelles) che legittima un furto ai danni dei cittadini, prevedendo la possibilità delle banche di saldare le loro perdite (dette sofferenze) scippando denaro dai conti correnti privati superiori a 100mila euro.

A breve, tale disegno di legge passerà alla Camera che, come Palazzo Madama, non avrà difficoltà ad esprimere il voto favorevole del Pd, di Forza Italia, del Nuovo centrodestra e di Scelta civica. Si asterranno, essendosi già astenuti in prima istanza, soltanto i parlamentari del M5s e della Lega. Dopodiché coloro che hanno depositi per oltre 100mila euro – una massa enorme – saranno depredati qualora gli istituti di credito di cui sono clienti abbiano dei buchi in bilancio”.

Sotto il disegno di legge approvato dal Senato. A pagina 62 la parte relativa alle banche e alla lettera si parla del bail in.

Blocco dei server della Regione. “Di patruni a sutta” (da padrone a vice

Paralisi negli uffici della Regione Siciliana per la mancanza di collegamenti informatici, sospesi per la morosità della Regione stessa dal socio privato di Sicilia e-Servizi, la società di cui è amministratore unico Antonio Ingroia. Tra il socio privato e la Regione esiste da tempo un monumentale contenzioso sul pagamento di alcune quote che la Regione Siciliana non intende versare. Da ieri sera i collegamenti  degli uffici sono out, compreso il sito Internet di servizio dell’amministrazione e la gestione dei flussi elettorali, che dovevano aggiornare i risultati del voto nei tredici comuni tra ieri e oggi al ballottaggio. La situazione si è sbloccata dopo ore di blackout per l’intervento del governatore Crocetta, che ha promesso un incontro per tentare di risolvere il contenzioso.