In attesa delle direttive del governo, aggiorniamo la nostra piattaforma contrattuale

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Terminato il tormentone referendum, l’Aran Sicilia dovrà convocare le organizzazioni sindacali per l’inizio delle trattative relative alla riclassificazione del personale e il rinnovo del CCRL giuridico ed economico (comparto e dirigenza), stavolta non con dei foglietti senza senso ma portando precise direttive emanate dalla giunta di governo.

E mentre il governo prepara il proprio atto d’indirizzo, il sindacato COBAS/CODIR ha deliberato di aggiornare le proposte già avanzate da diverso tempo (e più volte) al governo regionale stesso per la riapertura dei contratti giuridici ed economici e per la riqualificazione di tutto il personale.

Crocetta e Baccei. Piano di emergenza per salvare i precari

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Giornale di Sicilia dell’8 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Scatta la corsa contro il tempo per salvare i precari dei Comuni siciliani.

Alessandro Baccei, assessore regionale all’Economia, assicura che «nessuno perderà il posto e tutti avranno subito almeno le proroghe». Ma quella che inizia adesso è una manovra di emergenza che la giunta ha studiato martedì notte per evitare che la crisi a Roma penalizzi subito i circa 16 mila contrattisti. L’emergenza L’emergenza è scattata perché dalla legge di Stabilità nazionale è saltata una norma che era stata annunciata come un paracadute per i precari: era inserita nel testo andato alla Camera ma lì è stata cancellata e l’obiettivo era reinserirla nel passaggio al Senato. La crisi di governo ha impedito la riscrittura della legge di Stabilità al Senato. Quindi quella norma non c’è e non ci sarà.

Precari, salta al Senato la norma sulla proroga dei precari siciliani. Crocetta assicura: proroghe garantite. Rinviate solo le stabilizzazioni

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La Sicilia dell’8 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Salta, in Senato, l’emendamento che avrebbe consentito la proroga di 13 mila precari degli enti locali. L’accelerazione dei lavori della legge di stabilità, dovuta alla crisi di governo, ha fatto accantonare tutte le norme aggiuntive, fra cui quella che riguardava la Sicilia.

Jim Messina pagato 400 mila euro per la campagna del sì. «In un anno ha fatto fuori Cameron, Clinton e Renzi» (Fonte: Corriere della Sera)

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Corriere della Sera dell’8 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Chi è Jim Messina? Colui che «in un anno ha fatto fuori Cameron, Clinton e Renzi. E s’è fatto pure pagare» ha riassunto in 140 caratteri brutali un altro utente. Per la cronaca: 400 mila euro (cifra mai smentita, dunque magari sbagliata per difetto) pagati presumibilmente dal Pd.

Il delirio di Micciché: “I siciliani hanno votato NO perché glielo ho detto io” (Francesco Vozza blog ufficiale)

Riforma costituzioneMiccichè vorrebbe mettere il cappello sulla vittoria per alzare il prezzo per qualche vantaggio politico.

La verità è che la maggior parte degli italiani ha votato secondo coscienza non per gli appelli di tutti questi fantocci che si atteggiano a leader politici che abbracciano l’intero arco parlamentare, NESSUNO escluso. Non hanno ancora capito che il loro tempo é finito. Game over.