L’Ars approva l’esercizio provvisorio. Passa anche la proroga per i precari ma governo e parlamento creano nuovo precariato

ScioperoHanno protestato a turno le opposizioni, dandosi il cambio a Sala d’Ercole. Ma alla fine, quella norma, considerata una “ignominia” dal deputato del Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri, è passata insieme al disegno di legge sulla proroga dei circa ventimila precari della pubblica amministrazione e a quello relativo all’esercizio provvisorio.

E così, mentre con una mano governo e Assemblea regionale affermano di voler chiudere la storia del precariato siciliano, con l’altra mano inseriscono nella legge e approvano col voto segreto una norma che, di fatto, consente la creazione di un nuovo bacino di precari.

Una Regione immobile e improduttiva, si rivela sveglia e prontissima nel creare un nuovo bacino di clientele, nuovi possibili sprechi, nuovi probabili privilegi. La norma è finalizzata, infatti all’assunzione di figure come gli assistenti sociali, ma anche progettisti, geometri, architetti, chiamati nei Comuni direttamente dal politico di turno per alimentare il calderone del nuovo precariato da servire in vista delle prossime elezioni.

Breve commento

Nuovo precariato. Con queste norme sperano forse di recuperare consenso? La lezione impartita con il referendum non è servita a nulla?

Non hanno ancora capito che la gente è stanca di queste porcate e, a fronte di una manciata di voti, ci saranno migliaia di persone inferocite che voteranno contro.

Alla fine, arriva la solita proroga

Manifestazione Palermo
Manifestazione Palermo

Alla fine, per i precari è prevista una proroga fino al 2018 ma solo in caso di stabilizzazione e a patto che i Comuni si mantengano entro i tetti di spesa ridotti del 15 per cento rispetto al 2015. Poi ecco anche gli incentivi all’esodo, la possibilità di chiedere l’assunzione in Resais in attesa di essere poi riportati nell’ente di provenienza, multe per gli stessi Comuni che pur potendo assumere non lo faranno. Per tutte queste misure, previsto lo stanziamento di 226,7 milioni di euro l’anno per vent’anni.

Ma le stabilizzazioni, al momento, sono un miraggio.

Anche a Natale consumi fermi…in attesa della stangata del 2017 su prezzi e tariffe

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La Sicilia del 28 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Ancora un Natale sottotono con consumi fermi in attesa della stangata prezzi e tariffe che potrebbe arrivare nel 2017. Se saranno confermate le rivelazioni fatte dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sulle spese natalizie, l’esborso medio di ogni famiglia è stata di 124,11 euro, pari a un aumento dell’0,3/0,4% rispetto al Natale del 2016. Un dato che – secondo l’organizzazione dei consumatori – «registra un peggioramento delle aspettative». E diventa ancora più preoccupante considerando che che il segno «più» è tutto merito del Nord Italia mentre nel «Mezzogiorno – rileva Federconsumatori – ci sono state forti rinunce e contrazioni dei consumi.