Sotto l’albero di Natale tante letterine per Giuliano Poletti

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ItaliaOggi del 24 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Sotto l’albero di Natale, tante letterine. Giuliano Poletti non ne aveva mai ricevute in così grande quantità. Questa volta invece molti giovani gli scrivono e si tratta di lettere tutt’altro che di auguri. La sua scivolata sui «Centomila giovani in fuga? Conosco gente che è andata via e il Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi» è stata così clamorosa che neppure il successivo dietrofront («Mi sono espresso male, penso semplicemente che non è giusto affermare che ad andarsene sono i migliori e che, di conseguenza, tutti gli altri che rimangono hanno meno competenza e qualità») è riuscito a turare la falla.

Di qui il risentimento di chi, non per scelta ma per necessità, è costretto a vivere lontano da casa e magari questo Natale non lo passerà con la famiglia. Per questo la corrispondenza natalizia indirizzata al ministro è così copiosa, coi ragazzi che si sono sentiti cornuti e bastonati.

 

Crocetta rassicura i precari siciliani e indica il percorso

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La Sicilia del 24 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

«Almeno in settemila saranno stabilizzati, gli altri o aspettano o si auto-stabilizzeranno attraverso la Resais». 11 presidente della Regione Crocetta rassicura i precari siciliani. La loro complessa ed articolata vicenda potrebbe avere un esito definitivo nel 2017. La norma che consentirà la proroga dovrebbe essere esitata dalla maggioranza negli ultimi giorni di questo anno. Poi ci vorrà un percorso di perfezionamento della stabilizzazione.

Crocetta ha distinto tra le posizioni da stabilizzare ed il diritto al reddito degli altri lavoratori, illustrando in dettaglio il percorso. La Regione prevede l’obbligo per i Comuni di assumere, chiarendo che nelle fasce più basse si può procedere con chiamata diretta, dalla fascia C in poi, per legge, esiste l’obbligo del concorso. Con la nuova legge la Regione pensa: «che sarà possibile per i Comuni assumere fino al 50% della pianta organica dell’ente, riservando la metà della parte disponibile. Per questa parte – aggiunge Crocetta- si potrà prescindere dal concorso».

Precari. Corsa contro il tempo per la proroga, ma resta il nodo della stabilizzazione

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Gazzetta del Sud del 24 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Trasmessi all’Ars dalla giunta di governo il disegno di legge per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio e quello per la proroga dei contratti dei ventimila precari.

Il testo del disegno di legge per i precari sarebbe stato concordato tra l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, il “numero uno” dei renziani siciliani, il sottosegretario Davide Faraone, e la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. A conclusione dell’incontro con la Boschi, svoltosi a Palazzo Chigi, sarebbe stato deciso di lavorare insieme alla soluzione del problema. Le ipotesi individuate per un risultato positivo sarebbero diverse, ma una decisione definitiva sarà adottata nei prossimi giorni. Al momento Palazzo Chigi dovrebbe limitarsi ad approvare una deroga per i precari siciliani della pubblica amministrazione, in attesa che Palermo, oltre al bilancio annuale approvi anche quello pluriennale, al cui interno dovrebbe essere inserita la norma idonea alla soluzione definitiva del loro problema.


Giornale di Sicilia del 24 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

È corsa contro il tempo per salvare circa 20 mila precari siciliani. Entro il 31 dicembre l’Ars dovrà approvare il disegno di legge varato dalla giunta che avvia il percorso di stabilizzazione e contestualmente prevede le proroghe dei contratti in scadenza fra una settimana. Disegno di legge che è arriverà all’Ars insieme all’esercizio provvisorio.

La legge salva-precari arriva poi dopo il fallimento di una norma che doveva essere approvata a Roma e che invece è naufragata con le dimissioni di Renzi. Ora quindi il governo regionale ha scelto il «piano B» che passa per una legge regionale.

Il percorso ipotizzato prevede innanzitutto la riallocazione del personale delle ex Province: i posti in organico saranno ridotti del 15% (parametrato alla spesa del 2015), i dipendenti in esubero saranno trasferiti in mobilità in altri enti. È il primo passo, cui segue la stabilizzazione dei precari degli enti locali, una platea stimata in 13.525 persone. Peri Comuni scatterà l’obbligo di assumerli, la legge fissa criteri e limiti: dei posti in pianta organica il 50% sarà destinato ai precari, il resto messo a concorso.

Le amministrazioni che non procedono alle stabilizzazioni non potranno fare nuovi contratti a tempo determinato, «Per i Comuni inadempienti – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali, Luisa Lantieri – ci saranno anche tagli dei trasferimenti e la riduzione delle somme proporzionalmente al numero dei lavoratori non assunti». In questo modo si stima saranno stabilizzati circa 7 mila dei precari storici dei Comuni, per gli altri (che entro il31 dicembre 2018 non dovessero essere assunti) la legge prevede che possano transitare in altri enti regionali. In alternativa possono optare subito per essere assunti dalla Resais.