Poveri in aumento sos dei sacerdoti “Sono il 30% in più”… I nuovi poveri? Operai, commessi, impiegati, etc. che perdono il lavoro. Il jobs act funziona….

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Repubblica del 17 dicembre 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Bazzicano nei supermercati all’orario di chiusura per raccogliere i cibi in scadenza, attendono donazioni dai benefattori e invitano i fedeli a lasciare quello che possono in offerta. Nonostante tutti gli sforzi, però, non ce la fanno più a rispondere alle famiglie che ogni giorno bussano alla loro porta. E che sono sempre di più. I volontari delle parrocchie della città, con i parroci in testa, non sanno più come dare aiuto ai poveri. Nell’ultimo anno sono aumentate del 30 per cento le famiglie che hanno bisogno di tutto: dal pasto quotidiano ai pannolini per i bambini, dai libri per la scuola dei piccoli alle medicine per gli anziani. In media ogni parrocchia aiuta un centinaio di famiglie. E non c’è solo il disagio sociale cronico fatto di disoccupati e famiglie numerose senza alcun reddito. Ci sono anche i nuovi poveri. Come i pensionati, ma anche operai, commessi, camerieri che perdono il lavoro da un giorno all’altro.

Effetto Jobs Act, crescono i licenziamenti disciplinari

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La Stampa dell’11 dicembre 2016.

Aumento del 28% nei primi otto mesi del 2016. E c’è anche chi ha perso il posto mentre    era in malattia o per contestazioni senza prove.

Da un anno e mezzo, dal marzo 2015, il Jobs Act sta ridisegnando i rapporti di lavoro in Italia. Tra gli effetti rilevati dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps, l’innalzamento dei licenziamenti disciplinari (+ 28% nei primi 8 mesi del 2016) proprio quelli cioè sui quali è intervenuto il Jobs Act con il contratto a tutele crescenti. E per i nuovi assunti niente reintegra nel posto di lavoro in caso di ingiusto licenziamento. «L’aumento registrato dall’Inps non è dovuto tanto alla legge in sé, quanto all’abuso che ne viene fatto», sottolinea la consulente del lavoro Monica Melani. In un anno i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo soggettivo sono passati da 36.048 a 46.255, con un aumento appunto del 28%. Intanto i sindacati ricevono molte richieste di aiuto e i tribunali si riempiono di ricorsi.

Davigo. Il legislatore sembra non sapere cosa sia la corruzione. Continua, infatti, a scrivere leggi che hanno poco o nulla a che fare con i fenomeni che bisogna fronteggiare

Davigo Piercamillo (cropped)Il legislatore sembra non avere la minima idea di cosa sia la corruzione nella realtà, dal momento che continua a scrivere leggi che hanno poco o nulla a che fare con i fenomeni che bisogna fronteggiare”. Lo ha detto il Presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, a Palermo per partecipare alla presentazione del rapporto sulla corruzione politica.

“Le statistiche giudiziarie non registrano quasi nulla della corruzione. Il numero di condanne che ci sono ogni anno in Italia, su 100 mila abitanti, è inferiore a quello della Finlandia, che è uno dei paesi meno corrotti al mondo. Allora, il legislatore dovrebbe capire che qualcosa non va negli strumenti approntati”.