Sindacando - il Blog di Benedetto Mineo
Blog dei dipendenti della Regione Siciliana
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La manovra nell’imbuto della Pa
Niente «reddito» e investimenti senza un nuovo personale Pa
di Francesco Verbaro
La manovra in arrivo punta tutte le sue carte sulla ripresa degli investimenti pubblici e sulla spinta ai consumi interni dal reddito di cittadinanza. Ma senza un drastico cambio di rotta nella gestione del personale della PA entrambi i motori rischiano di imballarsi ancor prima di partire.
Una delle differenze più evidenti tra settore pubblico e privato è nella gestione e valorizzazione del capitale umano. È stato scritto più volte come la Pa non curi le risorse umane, sia nel reclutamento sia nella gestione, e come questo pregiudichi l’attuazione delle politiche. Il cattivo reclutamento è dato dalla mancata attenzione ai fabbisogni professionali presenti e futuri, e questa discende dall’assenza di una visione delle funzioni della Pa.
Diverse le patologie: scarsa considerazione delle nuove competenze, mantenimento dei vecchi profili e reclutamento con “stabilizzazioni”. L’effetto è di non attrarre il miglior capitale umano, e di demotivarlo fin dal suo ingresso.
Mentre nel privato si lavora su come reclutare e trattenere il miglior capitale umano, sull’aggiornamento continuo, sulle organizzazioni dell’apprendimento, sulle competenze trasversali e sull’invecchiamento attivo, nel pubblico i dipendenti una volta reclutati vengono abbandonati in attesa della pensione.
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