A proposito di Brunetta e dello smart working

Tratto da Il Fatto Quotidiano

Solo la nostra smemoratezza, aggravata dalla preoccupazioni della pandemia e della sue conseguenze, ci ha permesso di superare la vergogna di vedere nuovamente Renato Brunetta a capo del Ministero della Funzione Pubblica per un secondo giro di giostra.

Durante il primo, aveva trovato il modo di apostrofare i polizotti come “panzoni e burocrati”, inabili a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. Faceva parte della sua personale campagna contro i dipendenti pubblici che avrebbero dovuto “lavorare tutta la giornata”, riferendosi forse alla alta percentuale di donne impiegate pubbliche per le quali, sempre secondo lui, il lavoro era una specie di sussidio mascherato da lavoro part-time. E poi i “furbetti del cartellino” – quelli dei tornelli, delle bollature in mutande – e di tutte le altre categorie di lavativi che quotidianamente individuava, dando corpo e propaganda all’idea che l’eccessiva burocratizzazione e il malfunzionamento della pubblica amministrazione dipendessero in larga parte non già da una dirigenza priva del senso della funzione, ma dai comportamenti riprovevoli di singoli dipendenti…….continua a leggere


Il ritorno di Brunetta alla Pubblica Amministrazione. Con la prima riforma ha abolito i concorsi interni e le progressioni verticali, introducendo la PERFORMANCE e le procedure selettive per le progressioni orizzontali

Covid. Il governatore della Campania, De Luca, attacca il governo: ‘Misure demenziali, Italia presa in giro. Ci si è rassegnati al fatto che dobbiamo contagiarci tutti’

“Devo constatare con grande amarezza – dice De Luca – che l’Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri paesi europei. Ci siamo autoesaltati e autoconsolati. Abbiamo perso mesi preziosi, seguendo la linea delle mezze misure e assumendo tempi lunghissimi di decisioni”. È il duro attacco del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al governo. Parlando delle misure assunte“Si introduce l’obbligo di green pass per barbieri, parrucchieri, estetiste. E chi deve fare i controlli? Il barbiere? Il livello di demenzialità di queste misure è al di là di ogni immaginazione”. Il discorso non cambia per il tema quarantene del quale, secondo De Luca, “non si capisce niente”. “Sono misure assolutamente ingestibilisi è accettato il dato di fatto che anche i positivi possono circolare““La situazione di fatto – prosegue – è come se in Italia avessimo avuto un crollo politico psicologico. Come se di fronte alla valanga di nuovi contagi ci si fosse rassegnati al fatto che il contagio ce lo dobbiamo prendere tutti“.

Legge di Bilancio 2022: tutte le novità per la PA

La Manovra 2022 porta numerose novità per la Pubblica Amministrazione, con risorse destinate alle nuove assunzioni, alla ridefinizione degli ordinamenti professionali e delle carriere nei nuovi contratti, ma anche all’incremento del salario accessorio e alla formazione. Ecco una sintesi delle principali novità della Legge di Bilancio.