Dipendenti pubblici. Troppi e poco produttivi? E’ una balla. Ecco i dati che confutano questo falso mito

La realtà è invece ben diversa e racconta di un sistema in linea con gli altri paesi così come viene autorevolmente certificato dalla Corte  dei conti nella sua relazione del 2012 sul “Costo del lavoro pubblico”. L’Italia è allineata ai partner europei sia per numero che per costi.

Tra i miti razionali più utilizzati dai detrattori dei sistemi pubblici di welfare,  quello della pletora dei  dipendenti pubblici e della loro scarsa  produttività,  occupa il di sicuro il posto d’onore. Un mito sostanzialmente falso, (anche se è sicuramente da migliorare la performance complessiva della Pa),  che viene sostenuto con particolare verve da due categorie di soggetti (politici e imprenditori) che di tale supposta inefficienza sono rispettivamente responsabili e corresponsabili. Un capitolo a parte merita l’accanimento fiscale per i medici a livelli intollerabili.

Dirigenti Pa. Contratti a tempo e blocco dei premi per il 2014. Dallo stop alla retribuzione di risultato sono possibili risparmi fino a 2,8 miliardi

DirigenteL’ultima rilevazione, qualche giorno fa, l’ha fatta l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione e per la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, quella dove è stato appena nominato il magistrato anti-camorra Raffaele Cantone. Nella sua relazione sulle «performance» delle amministrazioni centrali ha osservato come praticamente il 90 per cento dei dirigenti pubblici incassi ogni anno il 100 per cento dei premi di risultato. Gli alti burocrati della macchina statale, insomma, non perdono un colpo. Certo, secondo l’Anac molto dipende anche dagli obiettivi che devono raggiungere, che non sono proprio delle vette da scalare. Come per esempio l’obiettivo che si è dato il ministero della Difesa di risparmiare in un anno più dello zero per cento dei consumi elettrici. Ma la musica sta per cambiare.

Una delle soluzioni sul tavolo del governo per ridurre il costo della dirigenza sarebbe quella di erogare i premi di risultato solo dopo un’attenta verifica da parte di un organismo esterno.

Per esempio la Corte dei Conti, e non solo con un’autocertificazione. Comunque sia, si starebbe valutando la possibilità di bloccare per il 2014 l’erogazione per tutti i dirigenti dei premi di risultato in attesa di una riforma organica. Se il governo dovesse orientarsi in questo senso, potrebbe ottenere anche una più che discreta dote finanziaria da destinare al taglio dell’Irpef. Il costo totale dei dirigenti statali, come ha rivelato il sottosegretario Angelo Rughetti alla trasmissione televisiva «L’Aria che tira», sarebbe di circa 28 miliardi l’anno, e la parte variabile dello stipendio incide per il 10-15 per cento. In un colpo solo, insomma, si potrebbero recuperare 2,8 miliardi…..continua a leggere

 

Cassazione: legittimo il licenziamento senza preavviso del lavoratore che ha una condotta aggressiva

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 10814 dell’8 maggio 2013, ha affermato la legittimità del licenziamento irrogato senza preavviso al lavoratore al quale era stato contestato un comportamento consistito in un acceso diverbio con una collega e che, per le modalità dell’episodio (discussione culminata nel lancio di un carrello porta bevande che aveva colpito un’altra dipendente) e per la futilità dei motivi che lo avevano scatenato, si riteneva violasse l’art. 123 del CCNL ed infrangesse irrimediabilmente il vincolo fiduciario con il lavoratore….continua a leggere