Pa, Madia firma la circolare per l’assunzione di 50 mila precari

Semaforo verde all’assunzione di 50 mila precari storici della pubblica amministrazione. La ministra della Pa Marianna Madia ha firmato l’attesa circolare per la stabilizzazione del cosiddetto precariato storico, come previsto dalla riforma che porta il suo nome. La circolare dà indicazioni alle amministrazioni pubbliche che potranno partire subito con le assunzioni, a partire da gennaio 2018, per il triennio 2018-2020. Senza aspettare, dunque, il piano triennale dei fabbisogni, tenendo conto però dei limiti derivanti dalle risorse finanziarie a disposizione e delle figure professionali già presenti nella pianta organica. Sarà opportuno che le amministrazioni operino, comunque, una ricognizione del personale potenzialmente interessato e delle esigenze di professionalità da reclutare.

L’Ue avvisa l’Italia: “Non toccate le pensioni”

Il Fatto Quotidiano del 23 novembre 2017

In primavera l’Italia potrebbe dover varare una manovra correttiva sui conti pubblici: nel migliore dei casi si tratta di un aggiustamento da 3,4 miliardi, ma la cifra potrebbe salire a 7 miliardi, anche in base alle scelte che farà l’esecutivo uscente e al risultato delle urne. È la sintesi della lettera e del doppio richiamo che la Commissione Ue ha recapitato ieri al governo fornendogli anche un prezioso assist: i diktat servono a Paolo Gentiloni e Pier Carlo Padoan per bloccare le modifiche sgradite alla manovra in discussione al Senato, a partire dalle pensioni.

NELLA LETTERA si avvisa il governo di non fare “retromarce delle riforme già attuate, come quella delle pensioni”.

Com’è noto, oggi il problema è l’aumento dell’età per l’uscita pensionistica a 67 anni (dagli attuali 66 e 7 mesi) che scatterà dal 2019, tra le più alte d’Europa.

Ars, il taglio bluff. Così i deputati hanno migliorato la liquidazione

Giornale di Sicilia del 23 novembre 2017

È il bluff dei tagli, che dovevano costituire un sacrificio dei politici in tempi di crisi e che si stanno rivelando un vantaggio per i parlamentari regionali. Quando fu approvata la riforma dei costi della politica all’Ars, nel 2014, uno dei tagli doveva essere quello della cosiddetta liquidazione dei deputati. Invece con un complicato gioco di incastri fra vecchie norme e percentuali da ridurre, ecco che alla fine i 90 onorevoli ci hanno perfino guadagnato.

Superburocrati incubo repulisti. Sos di Crocetta “Nello rispetti le competenze”

Repubblica del 23 novembre 2017

Nei corridoi degli assessorati non si parla d’altro: «Chi saranno i superburocrati promossi dal governatore Musumeci, e chi invece sarà bocciato?». Il ruolo di dirigente generale equivale in alcuni casi a un assessorato, per influenza e potere. E sono poltrone ambite. Molti direttori sono stati promossi dal governatore Rosario Crocetta, che teme adesso un repulisti: «Lo spoils system non può essere persecuzione – dice l’ex presidente – quando cinque anni fa mi insediai al governo della Regione in molti mi chiesero quale atteggiamento avrei avuto nei confronti dei dirigenti e funzionari che avevano avuto ruoli nelle giunte precedenti. Risposi a tutti che avrei scelto sulla base del rispetto delle loro competenze e capacità.

A Maria Mattarella le chiavi della macchina burocratica

Giornale di Sicilia del 23 novembre 2017

Maria Mattarella sarà il nuovo segretario generale di Palazzo d’Orleans. È la figlia di Piersanti, nipote del Presidente della Repubblica, la donna scelta da Musumeci per guidare la burocrazia regionale. La Mattarella, fino a oggi a capo dell’ufficio Legislativo e legale della Regione è un dirigente interno e ieri ha incontrato Musumeci. Nel corso del confronto avrebbe accettato la proposta che il neo presidente della Regione le aveva fatto nei giorni scorsi.

L’esercito dei trombati

Gli equilibri della giunta dipendono da quelli dell’Assemblea e quelli dell’Assemblea, a loro volta, dipendono dalla costruzione dell’esecutivo regionale. Sullo sfondo di questo puzzle, ecco ancora una volta un’altra tornata elettorale all’orizzonte, la partita delle politiche che da Roma comincia a delinearsi. E in Sicilia in tanti si spalleggiano per conquistare un biglietto di sola andata verso la Capitale. Soprattutto tra quelli che sono rimasti chiusi fuori dalle porte di Sala d’Ercole.

Musumeci accelera: la giunta entro lunedì. Forza Italia vanno quattro assessori

Giornale di Sicilia del 22 novembre 2017

Nello Musumeci è da ieri stabilmente a Palermo e ha già chiuso le intese su gran parte della giunta. Ma soprattutto il presidente della Regione ha strappato a Gianfranco Miccichè la stretta di mano su un punto cruciale: il nuovo governo verrà presentato in tempi brevissimi, forse fra sabato e lunedì. Musumeci non attenderà quindi l’elezione di Miccichè alla presidenza dell’Ars, come Forza Italia aveva chiesto nei giorni scorsi.

Silvio lancia il ministero della terza età e ritiene “doveroso” alzare le pensioni minime a 1.000 €

Il Tempo del 20 novembre 2017

Silvio Berlusconi vuole il voto degli anziani, suo storico bacino. In un messaggio video al congresso nazionale di Federanziani il leader di Forza Italia annuncia che il centrodestra dovesse vincere le elezioni “ci sarà una novità importante quella di un ministero della terza età”.

L’ex Cav torna a cavalcare anche un altro suo storico cavallo di battaglia sul tema delle pensioni. “Riteniamo moralmente doveroso aumentare i minimi pensionistici a 1000 euro al mese per tredici mensilità”, dice aggiungendo che ciò deve valere anche “per le nostre mamme che hanno lavorato tutti i giorni a casa e che devono poter avere la possibilità di trascorrere una vecchiaia serena e dignitosa”.

I bilanci consolidati, lo stop ai precari, i revisori: quante grane per Musumeci

Addio alla stabilizzazione dei precari nel 2017 in tutte quelle Amministrazioni pubbliche che non hanno provveduto all’approvazione del bilancio consolidato entro lo scorso mese di settembre.

Utile ricordare cosa sia il bilancio consolidato e quale novità ha introdotto nell’ordinamento degli Enti Locali.

Di fatto le pubbliche amministrazioni si dovranno comportare come holding e certificare il proprio consuntivo come fosse il bilancio d’esercizio di un intero gruppo, comprese quindi le società partecipate. Questo iter, a cui sono obbligati i Comuni sopra i 5.000 abitanti, consente di avere una fotografia dettagliata di ogni società che, pur mantenendo autonomia gestionale, rientra nell’orbita della capofila.

Il mancato adempimento all’obbligo di legge non comporta alcun provvedimento sanzionatorio e neanche il commissariamento. Ma proprio perché non si ha la possibilità di leggere lo stato patrimoniale complessivo, viene però inibita la possibilità di procedere a nuove assunzioni e persino alla stabilizzazione dei precari, anche di quelli per cui c’è già un procedimento in itinere…. continua a leggere