Gestione emergenza COVID 19 sui luoghi di lavoro

Le scriventi OO.SS. stanno seguendo con particolare attenzione e preoccupazione le questioni legate all’emergenza COVID 19 e le refluenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, nell’interesse dell’utenza e dei dipendenti pubblici.
Sebbene il tema della gestione dell’emergenza sia stato oggetto di diverse circolari e note Ministeriali, del Presidente della Regione e dei Dirigenti Generali dei dipartimenti regionali, le scriventi OO.SS. denunciano l’assoluta mancanza di qualsiasi reale intervento a tutela delle sicurezza dei lavoratori e dell’utenza, negli uffici regionali ed in particolare negli uffici periferici laddove e’ preminente l’attività lavorativa in front-office con l’utenza ( centri per l’impiego, motorizzazioni, servizi turistici, siti archeologici e musei ecc).
Le scriventi OO.SS. denunciano alle SS.LL. la mancanza delle condizioni minime di sicurezza igienico-sanitarie, la mancata disciplina per la tutela dei dipendenti che si ritrovano a stretto contatto con l’utenza senza alcun filtro o distanza di sicurezza, la mancanza di interventi mirati alla sanificazione dei locali e delle attrezzature, la mancata fornitura di dispenser con prodotti disinfettanti, mascherine per il personale impegnato in attivita di front-office, cosi come previsto dalle circolari emanate in merito alla gestione dell’emergenza COVID 19.
Le scriventi OO.SS. nel sottolineare l’impegno e lo spirito di servizio che hanno contraddistinto i dipendenti in questo periodo contrassegnato da una forte preoccupazione, elementi che hanno consentito la regolare continuità dell’azione amministrativa, chiedono alle SS.LL. ognuno per le proprie competenze un autorevole ed esaustivo intervento per la salvaguardia della salute negli uffici regionali.

Misure per contrastare e contenere l’imprevedibile emergenza epidemiologica da COVID-19 – Lavoro agile

Le prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 emanate in ambito nazionale, prevedono che tutte le Pubbliche Amministrazioni facciano ricorso al lavoro agile, quale ulteriore misura per contrastare e contenere l’imprevedibile emergenza epidemiologica.
Le scriventi Segreterie Regionali, per le motivazioni evidenziate in premessa e, anche nella considerazione che tutte le scuole di ogni ordine e grado, con molta probabilità chiuderanno in tutta Italia sino al 15 marzo prossimo, – con tutte le conseguenze del caso per i genitori con figli in età scolare – chiedono un incontro urgente per attivare modalità flessibili di svolgimento delle prestazioni lavorative, adeguate a contrastare l’imprevedibile emergenza epidemiologica.
Si resta in attesa di urgentissimo riscontro.

Decreto legge 5 febbraio 2020, n. 3 – Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente

La versione ufficiale del Decreto Legge è approdata nella Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio 2020. Sono confermate le novità già annunciate dal MEF: dal 1° luglio 2020 ai lavoratori dipendenti sarà riconosciuto un  bonus in busta paga di importo compreso tra i 100 e gli 80 euro. Sarà di fatto abolito il bonus Renzi di 80 euro, per dare spazio al nuovo bonus derivante dal primo intervento di taglio al cuneo fiscale. I titolari di redditi da lavoro dipendente ed assimilati nella fascia compresa tra i 28.001 ed i 40.000 euro, avranno diritto, pertanto, ad una detrazione fiscale di importo pari a 80 euro, progressivamente ridotta con l’aumentare del reddito.

Alla Regione 110 stagisti. Tirocini al via il 16 marzo

Centodieci neo laureati siciliani che svolgeranno un tirocinio formativo all’interno dell’amministrazione regionale. Sono i vincitori dell’Avviso 26/2018 “Attivazione di percorsi per rafforzare l’occupabilità di giovani laureati nella Pubblica amministrazione regionale”. Dal 16 marzo inizieranno ufficialmente a lavorare nei vari dipartimenti della Regione. Il loro contratto prevede l’impiego per un dodici mesi.

Tutti i tirocinanti sono stati selezionati direttamente dagli atenei siciliani che hanno aderito al bando.

Al termine di un periodo di formazione, svoltosi presso le sedi universitarie d’appartenenza e dedicato all’approfondimento di conoscenze relative all’attività amministrativa regionale, i ragazzi sono stati assegnati agli uffici regionali secondo i fabbisogni espressi dall’amministrazione e coerentemente con il loro profilo di studi. Sono tutti laureati, con master o dottorato di ricerca, in possesso di una certificazione di conoscenza della lingua inglese e appartenenti alle seguenti aree disciplinari: scienze giuridiche e politico-sociali, scienze economiche, statistiche e gestionali, scienze ingegneristiche e architettura e una piccola percentuale è stata riservata agli ambiti disciplinari di altre categorie. La fase di tirocinio avrà la durata di dodici mesi, con un’attività quotidiana da svolgersi in coerenza con gli orari di servizio degli uffici regionali.

A ciascun tirocinante sarà corrisposta una indennità mensile per un valore massimo di 1.600 euro lordi.