Tutti i consulenti di Palazzo dei Normanni. Il 2016 è appena iniziato ma arrivano i primi collaboratori

ScioperoLe casse della Regione sono a secco e l’attività legislativa è quasi immobile. Ma non si ferma la giostra degli esterni chiamati a collaborare con i deputati dell’Ars. Il 2016 è appena arrivato ed ecco già i primi contratti dell’anno. Tutti i nomi e i compensi.

Delocalizzare le pratiche? Nell’era di internet, forse l’idea è quella giusta!

Regione - Flop mobilità
Giornale di Sicilia del 17 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Nei dipartimenti c’è carenza di personale mentre nelle sedi periferiche c’è sovrabbondanza.

L’ipotesi della dirigente generale Luciana Giammanco e dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri è la delocalizzazione: il trasferimento dei carichi di lavoro alle periferie dove i dipendenti abbondano rispetto alle sedi centrali degli assessorati.

In Sicilia l’autonomia a trasi e nesci. I consigli d’amministrazione di enti e società collegati alla Regione passano da 3 a 5?

I regali della finanziaria
Repubblica dell’8 gennaio 2016.

L’autonomia statutaria sembrerebbe valere solo per tutelare i giardinetti elettorali dei deputati regionali.

Mentre, infatti, per il personale regionale viene sbandierata la politica dell’adeguamento alla normativa statale, in altri settori sembrerebbe si vada in direzione diametralmente opposta.

Contrariamente, infatti, a quanto starebbe avvenendo a livello nazionale dove saranno aboliti i consigli di amministrazione delle società partecipate per lasciare il posto all’amministratore unico (Riforma pubblica amministrazione, colpo di spugna sui cda delle partecipate. Avranno solo un amministratore unico), in Sicilia, invece, si va in controtendenza.

Secondo quanto riporta Repubblica in questo articolo (I tre regali nella Finanziaria del rigore)  la nuova Finanziaria fa un passo indietro, riportando a 5 il numero massimo dei consiglieri nei cda.

 

Il “caso Quarto” montato ad arte per distrarre l’opinione pubblica. Ascoltate l’opinione di Travaglio

Travaglio su Quarto
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Da quasi 2 settimane tutti i Tg italiani dedicano da uno a due servizi al giorno al ‘caso’ di Quarto, un Comune di 35 mila abitanti. Servizi nei Tg che vanno in onda la mattina, nei Tg delle 13 e delle 13 e 30 e nei Tg serali.

A quanto pare, il ‘reato’ commesso dal sindaco sarebbe quello di non aver denunciato subito le pressioni di cui è stata oggetto: che poi reato non è, tant’è vero che non è nemmeno sotto inchiesta.

La storia in sé sembra non contenga nulla di penalmente rilevante ma i media la stanno ‘pompando’, per massacrare i grillini.

E’ veramente tragicomico vedere i dirigenti del PD – un partito che conta inquisiti e condannati in mezza Italia – fare la morale ai grillini, per non parlare, poi, di Forza Italia.

L’impressione che trapela è che si voglia distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da fatti come quelli di banca Etruria che vede coinvolta il ministro Maria Elena Boschi ole vicissitudini giudiziarie della famiglia Renzi, oppure ancora dare l’impressione che i partiti siano tutti uguali.

Ascoltate il dibattito a ‘Otto e mezzo’ (La7) tra Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, e Andrea Romano (deputato Pd), sul caso delle infiltrazioni della camorra al comune di Quarto, amministrato dal M5s.

Travaglio, tra l’altro, polemizza con gli altri giornali che, secondo Travaglio, nascondono le notizie.

Dice Travaglio: “Oggi noi pubblichiamo la notizia che un eurodeputato che il Pd ha fatto eleggere, che fa vetrina a Bruxelles, è indagato a Napoli per voto di scambio con la camorra, si chiama Caputo, il re delle preferenze di un comune che sta a 15 km da Quarto. Sfido i telespettatori domani mattina a munirsi di microscopio elettronico per individuare le dimensioni della notizia”.