Due regionali su tre lavorano in periferia. Lantieri: i trasferimenti d’ufficio non bastano

Due regionali su tre lavorano in periferia
Giornale di Sicilia del 21 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Scrive il Giornale di Sicilia: Solo 6.200 dipendenti regionali lavorano a Palermo, nella sede centrale degli assessorati. Praticamente meno della metà dei quasi 16 mila complessivi, esclusi i 1.700 dirigenti. Gli altri novemila e passa impiegati sono sparsi per le varie province: più di seimila nei capoluoghi e oltre 3 mila in servizio presso una miriade di micro uffici di paese. Ora che mille dipendenti sono andati in pensione, gli uffici si stanno svuotando e l’amministrazione è piombata nel caos.

I trasferimenti sono però di fatto congelati per due motivi: primo, la maggior parte del personale si trova oltre la distanza consentita per il trasferimento immediato, cioè 50 chilometri. Secondo, dirigenti e assessori attendono che venga varata la riorganizzazione dei dipartimenti che muterà il volto dell’amministrazione attraverso tagli e accorpamenti di uffici.

Breve chiosa

A proposito del numero dei dipendenti regionali, quali siano le fonti del Giornale di Sicilia resta un mistero. Le fonti ufficiali (la legge regionale n. 9 del 7 maggio 2015 (Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2015. Legge di stabilità regionale), relativamente al personale del comparto parlano di 13.551 unità a cui oggi vanno sottratti i dipendenti (un migliaio circa) collocati in pensione in virtù della stessa legge.

Dotazione organica

Riforma Pa, sì al licenziamento lampo dei «fannulloni» e taglio partecipate

Riforma PA - licenziamenti in 48 ore
Il Sole 24 Ore del 21 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Approvati in Consiglio dei Ministri 11 decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione che vanno dai licenziamenti lampo al taglio delle partecipate.

«Furbetti del cartellino» sospesi entro 48 ore
Il dipendente pubblico che viene colto in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio, come chi striscia il badge e poi esce, verrà punito entro 48 ore con la sospensione dall’incarico e dalla retribuzione. Se l’illecito non verrà denunciato il dirigente rischia pesanti sanzioni, fino al licenziamento (oggi al massimo c’è la sospensione). Per i “furbetti del cartellino” il decreto prevede un’iter accelerato per il licenziamento: entro un mese il procedimento per il licenziamento dovrà chiudersi (ora può durare anche 120 giorni).

Formazione. Marasà: “Faccio i nomi e denuncio tutti” (fonte LiveSicilia)

Antonino Marasà, presidente del Consorzio Eduform, andrà alla Procura della Repubblica. Il suo ente di Formazione è ormai al collasso. E lui attacca a testa basta: “Deputati, assessori, dirigenti e funzionari regionali mi hanno chiesto di fare lavorare amici e parenti e ora neppure mi ricevono”. L’assessore regionale Bruno Marziano: “Marasà vada in procura e faccia i nomi”

Breve chiosa

Chi ha intenzione di denunciare, lo fa e basta senza avvertimenti.