A proposito del ricorso all’Assistenza tecnica ecco cosa dicono tutti i dirigenti generali: “Il nostro personale non è qualificato”

Assistenza tecnica
Repubblica del 2 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Una miriade di fondi, oltre i 50 milioni, è andata a sistemi informatici, in gran parte affidati a Sicilia e-Servizi, ma non solo. Spesi fondi Ue per software sulla gestione dei finanziamenti alle imprese, sul 118, sul miglioramento dei rapporti con il cittadino, per il censimento e la catalogazione di non meglio precisati beni regionali, dopo che abbiamo speso già quasi 100 milioni per il censimento degli immobili. E, ancora, soldi per il sistema informativo del demanio marittimo (3 milioni) o per quello degli appalti, costato oltre 2,8 milioni, salvo scoprire che con una convenzione con il ministero delle Infrastrutture si sarebbe potuto avere un software gratuito. Una buona parte dei fondi, pari a oltre 20 milioni, è andata a finire pure per appalti di assistenza tecnica varia sulla spesa comunitaria, come i 9,6 milioni per “assistenza gestione istruttoria domande” affidati all’esterno nonostante i quasi 20 mila stipendi pagati dalla Regione. “Il nostro personale non è qualificato”, dicono in coro i dirigenti generali tutti. Bene, allora perché non formarli con i quasi 2 miliardi della formazione spesi nello stesso periodo?

Breve chiosa

Non mi pare che i dirigenti generali facciano distinzione tra comparto e dirigenza. Non siamo qualificati.

La domanda è: come fanno a raggiungere sempre i loro obbiettivi e ad essere valutati al massimo?

61 deputati regionali avrebbero debiti con il fisco. Si riuscirà a recuperare queste somme?

Guai con il fisco per 61 deputati regionali
Il Fatto Quotidiano del 5 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Ben 61 deputati su 90 avrebbero debiti con il fisco.Ci sarebbe anche Crocetta.

Per 24 sarebbe stata avviata l’azione di pignoramento del quinto dello stipendio per recuperare le somme non versate a Riscossione Sicilia. 15 avrebbero optato per una comoda rateizzazione.

Da qui nascerebbe, secondo il presidente della partecipata Fiumefreddo, il no alla ricapitalizzazione.