Lantieri. Lotta agli assenteisti. In Sicilia le norme devono essere recepite

Lantieri. Norme sui fannulloni vanno recepite
Giornale di Sicilia del 23 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Provvedimenti disciplinari abbreviati, sospensione immediata per i dipendenti assenteisti, licenziamento e responsabilità penale per i dirigenti che non prendono provvedimenti: sono le principali norme che riguardano il pubblico impiego previste dai decreti Madia.

In Sicilia però queste norme non trovano applicazione automaticamente ma dovranno essere recepite.


Consiglio dei Ministri - Provvedimenti Pubblica AmministrazioneIl Giornale di Sicilia parla di resposabilità penale del dirigente.

Non esiste ancora un testo del provvedimento, quindi non si può sapere che cosa contenga. Ma esiste un comunicato del Consiglio dei Ministri che non parla di reato penale per i dirigenti. Cita solo la “responsabilità disciplinare”.

 

Gli uffici della regione, costi ed efficienza. Sulla pagina facebook di Pepi, dibattito con un dipendente regionale

Sulla pagina di Pepi dibattito con un dipendente regionale
Giornale di Sicilia del 23 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

DETTO FRA NOI SULLA PAGINA FAŒBOOK DI PEPI DIBATTITO CON UN DIPENDENTE SULL’ESIGENZA DI UN CAMBIAMENTO GLI UFFICI DELLA REGIONE.

Il dibattito è con il nostro collega Sandro Cusmà che, giustamente, accusa il Giornale di Sicilia di essere monotematico, di occuparsi, cioè, solo di presunti privilegi dei dipendenti regionali senza occuparsi dei veri sprechi e privilegi. Alla replica di Pepi c’è la controreplica di Sandro Cusmà sulla sua pagina facebook:

“Ci ho provato a “guardare bene i numeri” Egregio Direttore, ho guardato quelli del mio CUD e mi dicono che non corrispondono neanche lontanamente a quelli da Lei riportati con grande enfasi sul giornale di oggi nella rubrica “detto fra noi”. Sono conteggi strani quelli che ha fatto, basati su statistiche che non trovano corrispondenza nella realtà che vivono attualmente i dipendenti del comparto della Regione Siciliana, e purtroppo con le statistiche non si pagano i mutui, le spese per l’istruzione dei figli, le bollette né tantomeno le tasse. Inoltre riguardo quei privilegi a cui fa riferimento, voglio regalarle uno scoop sensazionale: non esistono più da anni ! …….Le confesso che dal Direttore mi aspettavo una risposta diversa, più tecnica da addetto ai lavori, invece si è semplicemente limitato a riportare una piccola parte di una ben più corposa relazione della Corte dei Conti, evitando accuratamente di puntare l’attenzione sui veri sperperi della Regione sui quali mi pare che la stessa Corte dei Conti non è mai stata molto “tenera”, incarichi e consulenze esterne per esempio, superstipendi di burocrati scelti troppo spesso non certo per curriculum e competenze, ma per amicizia o ancora peggio tra i “trombati” dalla politica, ai quali in passato è stata affidata la direzione di enti, società e fondazioni a volte inutili e con i conti che fanno acqua da tutte le parti…….. ecco Direttore, il cambiamento che Lei auspica potrebbe e dovrebbe partire da queste cose. Concludo ringraziandola per avermi dato spazio nella Sua rubrica, spero che il mio non rimarrà un caso isolato e altri colleghi in futuro potranno essere coinvolti quando vorrà confrontarsi su questi argomenti. Buona serata

Comuni, Asp, Iacp: i casi di assenteismo in Sicilia

Comuni, Asp, Iacp. I casi di assenteismo in Sicilia
Giornale di Sicilia del 23 gennaio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

I più «furbi» sembrano essere i dipendenti comunali e quelli delle Asp – centinaia quelli finiti sott’inchiesta negli ultimi anni in tutta l’Isola – ma a fare trucchetti coi cartellini per risultare in servizio mentre in realtà sono altrove, sarebbero anche vigili, netturbini, impiegati dell’Istituto case popolari, dipendenti di teatri, dell’Agenzia delle Entrate, dell’ufficio per il garante dei diritti dei detenuti, persino un agente della polizia provinciale e un’ex dirigente amministrativo della Procura di Marsala. Tutti fantasmi, presenti, regolarmente in servizio e per questo retribuiti con denaro pubblico, ma solo sulla carta.