Al via i ricorsi del COBAS-CODIR contro la trattenuta del 2,5%

Comunicato 4 aprile
Per scaricare il comunicato clicca sopra l’immagine o vai al sito www.codir.it

Anche il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 742 del 11 marzo scorso, ha accolto le ragioni di alcuni lavoratori ricorrenti, dichiarando l’illegittimità della trattenuta del 2,50% per i dipendenti assunti dopo il 31.12.2000.  Oggi, alla luce della recenti pronunce positive di vari tribunali senza che, in alcun caso, sia stata mai sollevata una questione di legittimità costituzionale, il COBAS-CODIR, confortato dai pareri unanimi dei propri legali, ritiene che sia giunto il momento di anticipare i tempi e chiedere, con nuovi ricorsi ad hoc da presentare in tutta la Sicilia, la restituzione di quanto indebitamente e illegittimamente trattenuto sulle retribuzioni erogate a far data dal 01/01/2011.

Le effimere pene di Renzi e il calcolo politico di Grillo

Di Turi Comito

E’ un brutto periodo per il conducator renzifonzi.
Ma passerà.
Da qualche mese ormai lui e il suo governo si trovano davanti ostacoli difficili da saltare che ne rallentano la corsa  verso il luminoso avvenire che le riforme –  fatte e promesse – dovrebbero garantire.

La rachitica crescita del Pil, al solito costantemente rivista al ribasso del già basso, non ha subito alcuna influenza dalla famosa misura degli 80 euro che avrebbe dovuto rilanciare i consumi di miliardi di italiani “medi”. Oramai l’unica cosa che si ricorda di quel provvedimento è che si trattò di una mancia elettorale, dagli esiti positivi (per lui), comunque, visto che fece vincere il Pd alle europee col 40%….continua a leggere

Centri catalogo e restauro verso la chiusura

Chiusura Centri Catalogo
Repubblica del 3 aprile 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

È in atto una strategia che punta a sottrarre competenze e peculiarità dell’assessorato ai beni culturali che nel corso dell’ultimo quinquennio ha subito fortissime sottrazioni di risorse, da parte dei governi regionali, di risorse per investimenti e per l’ordinario funzionamento degli uffici e dei siti museali.

Il governo regionale a parole dichiara di volere emulare il ministero dei beni culturali in fatto di autonomia gestionale e invece opera esattamente in senso opposto, sopprimendo due centri che hanno di fatto un’autonomia gestionale e che grazie a questa autonomia hanno potuto, da una parte finanziare corsi universitari di ottimo livello, si pensi che i restauratori usciti da quel corso di laurea hanno potuto persino partecipare al restauro del Santo Sepolcro a Gerusalemme, e dall’altra attrarre risorse come l’odierno caso delle seicentomila euro di progetto finanziato dal ministero dei beni culturali e che vede coinvolto il centro del catalogo.

Non vi è dubbio alcuno: siamo di fronte a un governo regionale che in materia di beni culturali e, non solo, opera con un livello di schizofrenia mai registrato prima ma verosimilmente la strategia di ridurre all’osso i beni culturali ha una finalità, ovvero, quella di svendere tutto quello un intero settore che meriterebbe altra attenzione e soprattutto altri politici di spessore capaci di amare la Sicilia, non certamente quelli attuali.

Michele D’Amico – Simone Romano (responsabili regionali settore beni culturali Cobas/Codir)

La cura Renzi non funziona. Finito l’effetto degli incentivi, la disoccupazione torna a salire

Meno incentivi più disoccupati
Giornale di Sicilia del 2 aprile 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

A febbraio 2016 la disoccupazione torna a salire (+0,1%) e calano gli occupati (-97mila posti) a causa della riduzione dei lavoratori permanenti. A pesare è la fine dell’effetto degli sgravi fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalla legge di stabilità del 2015. “Dopo la forte crescita registrata a gennaio 2016 (+0,7%, pari a +98 mila)“, spiega l’istituto, “presumibilmente associata al meccanismo di incentivi introdotto dalla stabilità 2015, il calo dell’ultimo mese riporta i dipendenti permanenti ai livelli di dicembre 2015″.