Il numero dei dipendenti regionali? C’è eccedenza o c’è carenza a seconda della convenienza. Urge la pianta organica

Burocrazia lumaca negli uffici della regione 1Iter farraginosi, ritardi nei finanziamenti, l’immancabile e cronica carenza di personale. Una serie di zavorre per la burocrazia siciliana che finisce per frenare lo sviluppo dell’Isola.

Perché per un’autorizzazione ambientale quasi mai gli uffici riescono a rispettare i 30 giorni previsti per la conclusione del procedimento, così come una concessione demaniale arriva quasi sempre in ritardo e persino ottenere l’autorizzazione a girare un film diventa complicato. Così la burocrazia lumaca affossa la Sicilia.

In questo articolo (che trovi qui), sempre del Giornale di Sicilia, a proposito delle cose che non funzionano in Sicilia, viene riportata la dichiarazione di Faraone alla Leopolda sicula, secondo cui è impensabile che nella Regione col numero più alto di dipendenti i musei rimangano chiusi.

Ma, di esempi, ne abbiamo quanti ne vogliamo (Leggi qui)

Chi critica Davigo? Quando una verità ovvia e banale scatena queste reazioni, diventa doveroso capire il perché

MicromegaPessimo, pessimo, pessimo Cantone (inteso come Raffaele Cantone, il magistrato di renziana predilezione, investito dal premier del cruciale incarico di presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione”) che ha lanciato un’intemerata contro Piercamillo Davigo al grido di “dire che tutto è corruzione significa che niente è corruzione”. E pessimissimo Giovanni Legnini, plurisenatore Pd e plurisottosegretario, fortissimamente voluto da Renzi alla vicetesta del Consiglio superiore della Magistratura (a presiederlo, di diritto ma di fatto solo in circostanze eccezionali, è il Presidente della Repubblica) che ha bollato le parole di Davigo con un “rischiano di alimentare un conflitto di cui la magistratura e il Paese non hanno alcun bisogno”.

Quali parole false, diffamatorie, oscene, violente aveva infatti pronunciato l’ex magistrato di Mani pulite, da qualche giorno presidente dell’Associazione nazionale magistrati, da giustificare questo corale stracciarsi di vesti istituzionale?

Nino Di Matteo. Da Davigo “Parole chiare, coraggiose, la stragrande maggioranza dei magistrati la pensa così”.

Nino Di MatteoIl pubblico ministero del processo Stato-mafia riprende le parole di Piercamillo Davigo sui politici che “continuano a rubare e non si vergognano”, sulle difficoltà nelle indagini. Le definisce: “Parole chiare, coraggiose, la stragrande maggioranza dei magistrati la pensa così”. E rilancia: “Nei pochi casi in cui si riesce ad acquisire la prova di quei fatti di reato, tutti gli sforzi vengono mortificati dal sistema della prescrizione, che non si riesce a riformare”.

Nicola Gratteri: “Processi veloci? E’ Renzi che non ha i numeri. Le mie riforme mai arrivate in Parlamento” (Fonte: Il Fatto Quotidiano)

Il Fatto Quotidiano del 24 aprile-Intervista a Gratteri
Il Fatto Quotidiano del 24 aprile 2016.

Nicola Gratteri, pm anti-ndrangheta, appena promosso procuratore a Catanzaro, entra nella polemica su tangenti e politica sollevata da Davigo. “Mai discusso in aula il lavoro commissionato dal premier, norme che toccano centri di potere e manderebbero in galera molti colletti bianchi”.

Poi precisa la sua posizione rispetto alle dichiarazioni di Davigo. “È vero, ho detto che Davigo ha sbagliato, ma nella forma, non nella sostanza. Piercamillo è un provocatore intelligente, brillante, perbene e indipendente. Uno dei pochissimi che può permettersi di parlare. Provocatore nel senso che vuole smuoverci dall’apatia, aprire il dibattito sulle falle del sistema. Quando dico che ha sbagliato a generalizzare, intendo che ha dato modo a chi vuole parlar d’altro di attaccarlo, anziché rispondere nel merito. A ogni modo non ha bisogno di difensori, vista la sua storia professionale”.

Quindi concorda con Davigo sul fatto che, rispetto a Tangentopoli, la corruzione in politica non è diminuita?
La situazione è molto più grave rispetto a 20 anni fa, come documentano diverse indagini degli ultimi anni……continua a leggere