Green pass: le Regioni non devono violare la normativa sulla privacy

Green pass: no a iniziative locali delle Regioni che violano la normativa privacy. Il Garante invia un avvertimento formale alla Regione Campania.


Il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato un provvedimento con il quale ha “avvertito” formalmente la Regione Campania che il sistema di certificazione di avvenuta vaccinazione, guarigione o negatività – promosso dalla Regione come condizione necessaria per la fruizione di innumerevoli servizi come quelli turistici, alberghieri, di wedding, trasporti e spettacoli – viola la normativa sulla privacy.

Il sistema è previsto da un’ordinanza del Presidente della Campania che demanda all’Unità di crisi regionale la definizione delle modalità operative e la distribuzione di smart card su cui saranno registrati i pass Covid regionali.

Pubblica Amministrazione. In arrivo il decreto con le regole per il reclutamento delle figure professionali necessarie per rafforzare gli uffici pubblici e attuare i progetti

I soldi del Recovery spingono l’Italia a mettere in campo, nel più breve tempo possibile, le migliori risorse tra quelle disponibili nel mondo del lavoro. È stato Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione nel governo Draghi, a sottolineare come tra i ranghi dello Stato manchino alcune figure chiave, in particolare alcuni profili tecnici.

A chi è destinato il piano di assunzioni della Pubblica Amministrazione

Ingegneri, informatici, responsabili gestionali”. Al microfono del Tg1 Brunetta ha pubblicamente chiamato a raccolta i laureati in materie scientifiche, poco rappresentati nella forza lavoro della macchina amministrativa.

La selezione, ha dichiarato il ministro di Forza Italia, avverrà “nel migliore dei modi, così come rafforzeremo la Pubblica Amministrazione, quella di ruolo, per rafforzare i ministeri, le province, le regioni che saranno i titolari di questi progetti. Il tutto per fare le opere nei tempi previsti dall’Europa, altrimenti non ci darà i soldi”.

Il concetto quindi è chiaro: per ottimizzare l’impiego del fiume di finanziamenti in arrivo dall’Europa è necessario aprire le porte dello Stato a nuove energie.


Brevi considerazioni

Purtroppo le regole per le assunzioni messe in campo da Brunetta (e Draghi) vedranno esclusi tanti giovani laureati col massimo dei voti, sol perché privi di costosi master o precedenti esperienze lavorative le PA.

Le nuove norme Brunetta per i concorsi pubblici sono ingiuste. Un colpo a centinaia di migliaia di giovani che non si possono permettere i master

Pubblica Amministrazione. Brunetta rispolvera la diversificazione delle buste paga in base al «merito». Ma chi valuterà il merito?

Il Sole 24 Ore del 1° giugno 2021

Il ministro per la Pa Renato Brunetta ha rilanciato uno dei suoi cavalli di battaglia, la diversificazione delle buste paga in base al«merito» dei dipendenti. Le tre fasce che avevano monopolizzato la discussione sul decreto Brunetta del 2009 sono rimaste inattuate per le resistenze interne alla Pa ma soprattutto perché il blocco di contratti e stipendi individuali deciso al Mef per contrastare la crisi montante del debito tagliò le gambe alla riforma.


Brevi considerazioni

Gli attuali sistemi di misurazione e valutazione della performance dall’alto verso il basso, con il voticino in pagella appiccicato dal dirigente della struttura al dipendente, hanno già mostrato tutti i loro limiti, figuriamoci ora che si dovrebbero premiare le eccellenze o, addirittura, se “per legge” una parte del personale deve essere escluso dal salario accessorio (La legge Brunetta c.d. decreto legislativo 150/2009 imponeva di riservare la metà delle risorse destinate all’incentivazione al 25% dei dipendenti inseriti nella prima fascia, lasciando il restante 50% delle risorse al 50% dei dipendenti, mentre l’ultimo 25% non potrebbe percepire alcun incentivo).


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Il Cobas/Codir contesta il nuovo “Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale”

Il sistema di misurazione e valutazione della performance è inaccettabile, sia quello attuale sia la nuova proposta di aggiornamento. In sede di concertazione il Cobas/Codir ha avanzato alcune proposte di modifica

Rinnovo Contratti Statali 2021: da ARAN aggiornamenti su tempistiche e aumenti

Tratto da Lentepubblica

Ecco gli ultimi aggiornamenti arrivati direttamente dall’ARAN, Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.


Rinnovo Contratti Statali 2021: in una recente intervista del presidente dell’ARAN arrivano importanti aggiornamenti su tempistiche della firma definitiva e su progressioni e aumenti di dipendenti e dirigenti pubblici.

Rinnovo Contratti Statali 2021: l’ARAN aggiorna su tempistiche e aumenti

Infatti Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, in una recentissima firma intervista al Quotidiano Il Messaggero informa che potrebbe arrivare già “la firma conclusiva del contratto degli statali entro fine anno […] Tra una decina di giorni riconvocheremo il tavolo.

Queste parole, pertanto, allontanerebbero i dubbi di chi non crede che la trattativa possa essere conclusa entro la fine dell’anno.

Naddeo ha anche fatto cenno comunque a tutti i nodi che vanno ancora sciolti prima della firma. Uno di questi riguarda il come “incasellare” al meglio la carriera di tutti i dipendenti pubblici, dall’assunzione alla dirigenza.

Così si cercherà d’indicare con chiarezza quali sono le strade da percorrere per fare carriera nella Pubblica Amministrazione.

Un elemento importante, come indicato nella nuova area dei quadri prevista dal Recovery Plan: permetterà infatti a coloro che hanno maturato una professionalità e un’esperienza maggiore del semplice funzionario di svolgere mansioni più qualificate e godere nel contempo di un incremento di retribuzione.

Inoltre, per quanto riguarda gli aumenti per dipendenti e dirigenti Statali, Naddeo sostiene che:

“alla domanda se i dirigenti pubblici guadagnano troppo la risposta è molto semplice: dipende da quello che fanno. […] Lo stipendio ha una parte fissa, una legata alla posizione e una legata ai risultati. La retribuzione di posizione significa che maggiori sono le responsabilità del posto che occupo, più dovrei guadagnare rispetto a un mio collega che ha meno responsabilità.”

E nello specifico aggiunge che il limite dei 240 mila euro agli stipendi pubblici “ormai sta funzionando come un tappo“.

La reazione dell’USB

L’accenno al tetto dei 240 mila euro non è particolarmente piaciuto all’USB – Unione Sindacale di Base, che ha dichiarato in un comunicato:

“È vero, esiste una questione salariale da affrontare nel Pubblico Impiego, dove spesso ci sono salari inferiori al privato in presenza di mansioni equivalenti, non di certo a partire dallo stipendio dei dirigenti ma dal divario tra chi guadagna molto e chi troppo poco.

Iniziamo quindi dal mettere sul tavolo del rinnovo del CCNL maggiori risorse visto che quelle attuali sono assolutamente insufficienti a garantire un contratto dignitoso.”

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