Oggi l’esponente del partito democratico parla di “circuito mediatico vergognoso che uccide l’onorabilità delle persone”. Ma quando, nei mesi scorsi, e’ stata lesa l’onorabilità di tanti dipendenti regionali, il parlamentare e i suoi compagni di partito non hanno aperto bocca. Oggi che tocca a loro il gioco non gli piace.
Scontri stamani in Francia tra polizia e manifestanti, scesi in piazza in oltre 200 città contro la riforma del lavoro voluta del governo del presidente Francois hollande e del premier Manuel Valls. Violenza si sono registrate città di Nantes e Rennes, nell’ovest del Paese, mentre dieci persone sono state arrestate a Parigi, all’indomani dell’imbarazzante retromarcia di Hollande sulle modifiche costituzionali in chiave antiterrorismo.
Lo sciopero nazionale ha causato la chiusura della Tour Eiffel, ha sconvolto i trasporti pubblici e ha provocato la chiusura o l’occupazione da parte degli studenti di decine e decine di scuole. La polizia antisommossa ha invaso le strade e si è scontrata con i manifestanti a Nantes e Rennes.
I sindacati chiedono …. ma in piazza a manifestare ci sono anche i cittadini che non se ne stanno a casa per vedere in tv cosa fanno i sindacati.
Chiusa anche la torre Eiffel per l’intera giornata.
Tanto di cappello ai francesi.
In Italia per un’assemblea che causato la chiusura del Colosseo per 2 ore, il governo ha emanato un decreto che inserisce musei e i luoghi di cultura tra i servizi pubblici essenziali.
Con una lettera inviata al Presidente del consiglio Matteo Renzi, Federica Guidi ha rassegnato le dimissioni da ministro dello sviluppo economico per lo scandalo Tempa rossa in cui sarebbe coinvolto il suo compagno.
Il terremoto per il governo potrebbe riguardare anche Maria Elena Boschi che nell’intercettazione che ha fatto emergere lo scandalo diede il via libera ad un emendamento favorevole a Tempa Rossa e alla compagna petrolifera Total.
Sui rimborsi alle vittime del decreto Salva-banche il governo continua a latitare. A quattro mesi dai fatti e allo scadere del termine del 30 marzo previsto dalla legge di Stabilità per il varo delle norme attuative per gli arbitrati e l’accesso al fondo da 100 milioni stanziato per i risarcimenti, manca ancora una posizione ufficiale dell’esecutivo. I decreti non sono stati varati, il fondo non è stato reso più capiente, le situazioni drammatiche di chi ha perso tutto continuano a restare tali.
Arriva un’altra pronuncia contro il blocco della contrattazione nel pubblico impiego. Il sindacato Confsal Unsa, infatti, fa sapere che il Tribunale di Parma, con sentenza depositata il 17 marzo, ha riconosciuto “l’illegittimità del regime di sospensione della contrattazione collettiva a partire dal 30 luglio 2015 nei limiti e nei termini della sentenza della Corte Costituzionale”.