L’Ue boccia la Fornero: l’austerità crea problemi

A sorpresa il report di Bruxelles sulle pensioni dà ragione a chi vuole ammorbidire le riforme.

C’è l’allarme sulla sostenibilità del sistema pensionistico italiano ma arriva l’invito ad «affrontare gli effetti collaterali negativi delle riforme pensionistiche all’insegna dell’austerità».

Il rapporto critica le pensioni italiane perché costano tanto, ma non risolvono problemi di fondo, ad esempio il rischio pensioni inadeguate per i lavoratori precari, le lavoratrici e chi ha carriere discontinue.

Il rapporto osserva come «l’inasprimento estremamente rapido dei requisiti per la pensione» delle riforme adottate tra il 2009 e il 2011 hanno provocato un effetto «anziani dentro, giovani fuori», con «un milione di lavoratori anziani» tra i 50 e i 64 anni in più, e una contemporanea «riduzione di giovani lavoratori di 0,9 milioni» tra i 15 e i 34 anni, tra il 2008 e il 2013.

Assumere? Per ora è possibile

ItaliaOggi del 20 aprile 2018

DI LUIGI OLIVERI

Non è ancora vigente il divieto di assumere in mancanza del piano dei fabbisogni del personale in applicazione della riforma Madia. Uno tra i punti maggiormente qualificanti del digs 75/2017 consiste nella modifica profonda della programmazione. Lo scopo è abbandonare la programmazione realizzata mediante la mera verifica dei posti vacanti della dotazione organica e delle risorse per colmarne parte, in relazione alle risorse disponibili nel rispetto dei tetti e alla valutazione delle professionalità più indispensabili.

Al posto della dotazione, la riforma dell’articolo 6 del digs 165/2001 sostituisce una fotografia della spesa e del personale in servizio, dinamicamente modificabile ogni anno in relazione alle risorse disponibili e, soprattutto, ai profili professionali necessari; tanto che l’obbligatoria verifica dell’attuale utilità dei profili deve portare a dare conto della necessità di porre personale con professionalità non più rispondenti alle necessità operative in disponibilità. Tuttavia, il nuovo sistema dei fabbisogni e l’abbandono della dotazione organica non è ancora oggi vigente.

Rischio impugnativa per precari stabilizzati e parcheggiati in Resais

Quotidiano di Sicilia del 3 maggio 2018

Potrebbe essere impugnata la norma della Finanziaria approvata dall’Assemblea regionale siciliana e che stabilisce l’ingresso nella partecipata “contenitore” Resais, quasi 3 mila ex Pip, figli del progetto “Emergenza Palermo”. Si tratta di personale che al momento beneficia di un sussidio versato dall’Inps anche se pagato dalla Regione, mentre il passaggio in Resais comporterebbe l’assunzione a tempo indeterminato, probabilmente part-time, in una società industriale.

Sicilia. Stabilizzazioni: la delusione dei precari esclusi dalla finanziaria

Non è stato un primo maggio felice per tutti i precari siciliani della pubblica amministrazione che da anni anelano la stabilizzazione. L’ultima finanziaria, appena approvata dall’Assemblea regionale siciliana, infatti, ha fatto figli e figliastri, riconoscendo il diritto ad un contratto di lavoro dipendente e a tempo indeterminato solo ad alcune categorie di lavoratori, mentre per molte altre tutto è rimasto come sempre.

Legge 104. Approvato articolo in finanziaria che elimina la quantificazione dei permessi in ore….. ma non è una regalia o un atto di magnanimità

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L’art. 28 comma 6 della Legge di Stabilità regionale (finanziaria 2018) ha ripristinato la modalità di fruizione dei permessi 104 a giorni (3 giorni al mese) e non più esclusivamente a ore (18 ore al mese), con una sorta di interpretazione autentica del comma 20 dell’articolo 49 della legge regionale n. 9/2015 che discriminava i dipendenti regionali rispetto al resto dei lavoratori pubblici e privati.

Non si tratta, però, di una regalia o un atto di magnanimità del governo regionale. Sembrerebbe, infatti, che l’Ufficio Legislativo e Legale della Presidenza della Regione Siciliana abbia reso il parere, richiesto dall’Assessore pro tempore della Funzione Pubblica, in ordine alle “modalità di fruizione” dei permessi ex art. 33, comma 3, della legge n. 104/1992 delineate nella circolare prot. n. 5990 del 18/01/2017, segnatamente per ciò che riguarda la quantificazione esclusivamente in ore di suddetti permessi.

Il parere dell’Ufficio Legislativo e Legale (il Cobas/Codir ne ha chiesto ufficialmente copia), sembrerebbe smentire l’interpretazione fatta dall’amministrazione in quanto, stando alle indiscrezioni, il legislatore regionale non può avere inteso modificare con riguardo ai soli dipendenti regionali la disciplina contenuta nella legge 104/92. Inoltre l’articolo 17 dello Statuto della Regione Siciliana, che pure riconosce la potestà della regione di emanare leggi in materia di legislazione sociale, impone l’osservanza dei limiti minimi stabiliti dalle leggi dello Stato e dei principi ed interessi generali cui si informa la legislazione dello Stato.

Partecipate. Moltiplicato il numero degli addetti del 1000%. Il numero dei lavoratori molto vicino a quello dei Regionali (Fonte: Sole 24 Ore e LiveSicilia)

Il Sole 24 Ore del 1° maggio 2018

Il paradosso è dietro l’angolo. Tra pochi anni, i lavoratori delle società “partecipate” della Regione potrebbero essere più numerosi dei Regionali stessi. È l’effetto dello sbarco degli ex Pip alla Resais, circa 2.800 precari che verranno stabilizzati appunto nella società-parcheggio regionale grazie a una norma contenuta nella prima Finanziaria del governo Musumeci. Con loro, ecco una ventina di lavoratori dei Consorzi agrari. Si andranno ad aggiungere ai 400 dipendenti attualmente in servizio.

Rinnovo dei contratti. Botta e risposta tra i sindacati autonomi e l’assessore alla Funzione Pubblica

Giornale di Sicilia del 1° maggio 2018

I sindacati dei lavoratori regionali proclamano lo stato di agitazione e annunciano la mobilitazione: «Dal governo solo silenzi, subito il rinnovo dei contratti e no a leggi ad personam». Ma l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Bernadette Grasso, ribatte: «Le proteste mi sembrano pretestuose! Vi sono le risorse richieste per la Regione e gli enti di cui all’articolo i comma 2 della legge io del 2000. «Abbiamo stanziato 53 milioni in bilancio e subito dopo la Finanziaria avvieremo i tavoli con le organizzazioni sindacali e darò le direttive all’Aran».

Assunzioni, regalie, sanatorie. Via libera alla Finanziaria senza regia

Repubblica del 1° maggio 2018

Favori ai clientes, contributi a pioggia, assunzioni, regalie al personale e una mega-sanatoria per chi ha occupato abusivamente alloggi popolari. Ecco la Finanziaria approvata dell’Assemblea regionale. In preda ai desiderata dei singoli deputati, l’Ars scrive una Finanziaria vecchio stile con prebende e un ritorno alle maglie larghe in materia di personale: almeno quattromila le assunzioni nell’ambito regionale tra Pip, precari delle spa e nuovi concorsi.

Trattamento di fine servizio. Approvata norma che adegua i tempi di erogazione agli statali

Articolo 28 comma 4 della finanziaria

 


Non abbiamo il testo definitivo dell’articolo 28 approvato e sul sito dell’Ars manca ancora il resoconto scenografico. Qualora, però, la norma fosse stata approvata, come auspichiamo, nella sua formulazione originaria, il TFS verrà erogato ai regionali collocati in quiescenza analogamente a quanto avviene per gli impiegati civili dello stato, ovvero “decorsi dodici mesi” dalla maturazione dei requisiti per il pensionamento.

Comma 484 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147